venerdì 6 luglio 2012

Neverending rain

 Per raggiungere il St. Donat Castle (dove si svolgeva il festival) in Galles ci ho messo complessivamente 21 ore. 7 di macchina da Bolzano a Roma, poi da li un aereo, due bus, un treno ed infine una macchina. Un viaggio fattibile, se si è di stazza normale e non smodata come me. Diciamo la verità, sono troppo "grosso" per Rayanair e/o Meridiana.

 Una delle tappe di passaggio tra un veicolo ed un altro, era Londra. Mi ha fatto uno strano effetto, me la immaginavo più cupa, più oscura e non così piena di odori e colori. Per quei pochi momenti che sono stato li mi ha dato una buona impressione. Ora nel mio calendario delle cose da fare si aggiunge andare a vedere Londra. 

I paesaggi gallesi sono una cosa davvero bella. Ti sembra di viaggiare in un infinito mare di nuvole. 
Nel tragitto Londra-Cardiff, s'incontra un grande ponte che divide idealmente il Galles con l'Inghilterra. Mi viene raccontato che ci sono delle persone che per principio non hanno mai attraversato il ponte per non mettere piede sul suolo inglese. Sembra quasi che il destino mi porti sempre in luoghi dove ci sono scontri tra etnie, memorie storiche, religioni e/o altro. Un altoatesino che viaggia nel Kosovo, va in Galles e tra non molto in Bosnia.
Mi sento come una falena attratta dalla luce.

 Ecco, questo qui sopra è il St. Donat Castle. Una mostruosità in bellezza. Sinceramente se ci penso che ho passato 8 giorni in questo posto mi viene male in senso contrario, cioè bene, ma suona male. Il castello è incredibilmente bello. Ha tutto, segrete, stanze, stanzine, saloni, fossato, ponte levatoio, erba verde...

 Infatti ecco qua... questa era la nostra sala per la colazione. Un misto tra Tudors e Harry Potter (senza gufi però). Le altre stanze e saloni erano similari a questo.
St. Donat Castle è un posto attorniato dal niente. Il primo pub è a mezz'ora a piedi, la stazione dei treni, un ora. I pub sono rustici e pregni di odori di cibo e fuliggine. Le birre gallesi hanno dei nomi poderosi (Hobgoblin, Double Dragon, ecc...), ma sono abbastanza scialbe. Un po come il cibo, buono, ma lo devi salare (usanze decisamente differenti).

Ma parliamo un pochino del festival. Più passavano i giorni e s'avvicinava quello del nostro spettacolo, io e Chiara cominciamo piano piano ad accorgerci dell'importanza della nostra presenza al festival. Non che non dessimo importanza, anzi, ma la cosa sembrava quasi più grande di noi. 
Mi spiego meglio: Beyond the Border è il festival di storytelling più importante d'Europa e noi eravamo gli UNICI artisti italiani che avevano uno spettacolo nel programma ufficiale.
Gli unici. Grazie a Pola e a Davide per la buona riuscita dello spettacolo!

Lo spettacolo è andato bene ed il feedback del pubblico è stato edificante. Pure quello degli operatori del settore, gente tosta, gente con un esperienza infinita. E' stato bello farsi inseguire da un raccontastorie bravissimo come Tuup per farsi fare i complimenti per lo spettacolo. Insomma, siamo stati bravi, siamo piaciuti, siamo stati sperimentali.
Il futuro potrebbe accoglierci molto bene.

 Torniamo alle cose visive. Il Galles è pieno di pecore, ma questo si sapeva già... ma qualcuno sa dove stanno i montoni? Mistero.

Il festival in sè è stato bello, pittoresco ed infine pirotecnico. L'ultima sera abbiamo ballato con i suoni dei Transglobal Underground.


Foto bonus: una delle statue più belle che abbia visto nella mia esistenza.

L'esperienza gallese è stata bella. Ho visto cose nuove, conosciuto tanta gente e davvero tante ragazze. Ho mangiato cose buone e ho bevuto birre scure. Sono stato corteggiato.
Ma la cosa più importante di tutte, ho sentito delle storie meravigliose raccontate da persone con i controcoglioni.

Ora vediamo di fare il nostro meglio con la 3° edizione del festival internazionale di storytelling "Raccontamiunastoria" che per quest'anno migra da Roma a Bolzano a fine settembre. Tanti di questi ottimi raccontastorie saranno anche qui a Bolzano per deliziare noi e voi iniziando con...
once upon a time...

1 commento:

Eta ha detto...

Ma che bello.
Grazie per far viaggiare un po' anche noi. :)
E complimenti!