Non ricordo bene, ma credo che siano già 6 anni che annualmente ad inizio Luglio tengo un workshop di una settimana presso Schloss Goldrain (Castello di Goldrain). Anche quest'anno sono stato li ed anche questo giro mi sono divertito molto nel tenerlo.
Ammetto di essere una persona che ha qualche difficoltà nell'esprimere entusiasmo per le cose, ma sono anche una di quelle (persone) che si meraviglia dinanzi all'apparentemente "poco".
Che poi "poco" non è.
Il divario (o differenza) tra i ragazzini delle valli atesine e quelli di città, si fa di anno in anno sempre più evidente. Dipenderà forse dalla vita in paese, dalle scuole tedesche, che notoriamente sono un po più rigide di quelle italiane (ne so qualcosa, avendole frequentate entrambi). Nelle valli i ragazzini sono un po più rispettosi nei confronti della figura dell'insegnante, ma più propensi a fare delle cose di nascosto, insomma... le solite cose che non dovrebbero fare. In città, magari sono più diretti, più sfacciati, ma ti sono più amici.
Nelle valli i ragazzini sognano di scendere in città per vivere in un posto con più possibilità, più scelta, più divertimento. Desiderano uscire dalla logica del paese. In città i ragazzini hanno una tendenza inversa, dove non vanno a cercare la dispersione dell'offerta, ma tendono ad isolarsi nei quartieri cittadini, quasi stessero cercando di creare un piccolo paese all'interno dell'agglomerato cittadino.
O magari sono io che mi faccio un sacco di giri mentali e i ragazzini sono solo ragazzini ovunque loro vivano e/o stiano.
Suvvia Armin, parliamo un po del corso (o del workshop, è indifferente). Quest'anno gli elementi presenti erano particolarmente efficaci. Almeno la metà li conoscevo già e ho potuto verificare che durante l'anno hanno continuato ad allenarsi con discreti risultati, altri invece erano nuovi e mi hanno stupito per le loro già innate qualità creative e/o disegnatorie.
Come sempre il Manga è tra le letture preferite, seguite subito da Asterix, Micky Maus, Donald Duck e Clever & Smart. Internet non è un demone, ma una valida fonte di ricerca per scovare dei riferimenti visivi e le informazioni che necessitavano alle loro storie. Sono stati bravi e hanno lavorato molto in autonomia cercando di farmi correggere il meno possibile le loro storie (a livello di narrazione).
Ok, magari hanno giocato un po troppo con le loro creazioni facendole quasi sempre perire alla fine delle storie, ma questo fa parte dell'immaginario dei ragazzini. Sdrammatizzi una cosa tragica che ancora (forse) non hanno mai dovuto affrontare. Puro istinto. Lo fanno sempre, ovunque io vada, l'ho fatto pure io alla loro età.
L'età tra di loro era ben un po troppo diversa (dai 9 ai 14), ma alla fine il gruppo era molto coeso. Anzi... quando il casinista (c'è sempre un casinista, è matematico) cercava di creare scompiglio cercando di attirare l'attenzione e il coinvolgimento dei compagni, essi facevano muro isolandolo dato che erano venuto a disegnare con il riferente (io) che proviene dalla città.
Per un momento m'ero sentito quasi troppo importante. Poi il casinista è diventato il mio braccio destro ed il mio fidato assistente alle lezioni.
In quasi ogni corso, non solo quello qui al Castello, c'è sempre un alunno che è anomalo, che legge cose strambe, che s'interessa di cose al di fuori dal coro. C'è sempre un piccolo potenziale nerd. Questa volta mi si presenta uno va matto per la mitologia greca e che si porta appresso un sacco di fumetti e libri sul tema. Infatti disegnerà soltanto interazioni fantasiose tra i Dei ed una divinità coniata da lui.
Quando poi gli dico che nelle pubblicazioni Mythos conoscevo due degli autori (Stefano e Andrea), non me lo scollo più e diventa la mia ombra. Ah... avrete notato che i fumetti sono quasi tutti in tedesco, dato che la lingua corrente nelle valli atesine è proprio il tedesco. Quindi, se non capite quello che c'è scritto, fa lo stesso, è roba bella e divertente. Fidatevi.
Gli alunni mi chiedono sempre un disegno per loro ed io glielo faccio. Uno. Due. Al massimo tre. Quelli con più iniziativa cercano poi di riprodurlo e/o di migliorarlo. Come qui sopra.
Una cosa che capita sempre, e non ho scoperto ancora il perchè, la mia persona viene sempre coinvolta nelle storie dei ragazzi. In una maniera o l'altra vengo disegnato a morte. Questo giro ero un fantasma che aspetta uno zombie femmina, un capitano di una barca a forma di fetta di torta ed un insegnante di fumetto che si dispera perchè gli alunni gli chiedono sempre dei disegni da fare.
Ecco la fetta di torta che dicevo. Con i ragazzi abbiamo fatto anche un simpatico Cadavere Squisito a fumetti che nei prossimi giorni posterò sul blog.
A fine corso, di sabato, assieme ai ragazzi si organizza una piccola esposizione dei fumetti e disegni fatti. Vengono invitati i genitori e fatto un rinfresco (con degli ottimi panini). E' un momento meraviglioso, tutti si confrontano, tutti leggono tutto di tutti. Tutti pensano che il proprio figlio sia bravo ed il più normale di tutti.
Infine... che dire. Questo corso è stato e sarà sempre bello. Sia per il luogo, sia per i ragazzi.
Forse quest'anno un po più faticoso, ma non a causa degli alunni, che sono stati davvero bravi, ma per il fatto che subito dopo l'esposizione ho preso la macchina, sono volato a Bolzano, ho incontrato Chiara e siamo partiti per Roma dato che il giorno seguente si volava per il Galles.
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