giovedì 22 ottobre 2009

Se dovessi disegnare... DOLCE REMI'


Abbiamo un rapporto unilaterale e solo mezza macchina.

Se dovessi disegnare... DOLCE REMI':
come Candy Candy (e compagnia bella), Dolce Remì appartiene a quei cartoni animati esagerati, eccessivi ed inutilmente violenti.
"Chiii?!", penserete, "Candy Candy in un paragone splatter?!".
Ok, non parlo di sangue (mi piacerebbe, ma non posso). Parlo di maltrattamento emotivo, di stucchevole esaltazione dei sentimenti, di personaggi con un passato incredibilmente tragico ed un futuro nefasto. Parlo di abbandono, di povertà, di fame, di annullamento personale, di disturbi della personalità, di violenze psicologiche e di accenni di malattie mentali.
Ora dovreste urlare allo schermo: "Tu sei pazzo! Non leggerò mai più il tuo stupido blog con le tue affermazioni del cavolo!".
Ok, ok... ammetto che Dolce Remì non mi era mai piaciuto, ma non ce l'ho con Dolce Remì, ma con un genere e con i cattivi sceneggiatori (ce ne sono troppi). Dal punto di vista emotivo, Dolce Remì è stato annichilito da persone malvagie che lo hanno farcito di una letale dose di speranza con l'intento allungare la sua agonia emotiva. Questa è cattiveria pura.
"Armin ti amo!", ecco cosa dovreste dire ora.
Io risponderei che credo nelle Groupies.

2 commenti:

Emma ha detto...

Ah ah... Stupendo... Io l'avrei fatti ruttare!

Francesca ha detto...

Bellissimo! \m/,