domenica 4 ottobre 2009

Se dovessi disegnare... AKIM


Ehi,ehi... oggi è domenica, la giornata dell'ovvio.

Se dovessi disegnare... AKIM:
un ragazzo molto pallido che vive mezzo nudo da solo nella giungla e che comunica con gli animali. Hmm... dove l'ho già sentita? Ah, si! E' una di quelle fiabe popolari ricorrenti in quasi tutte le popolazioni del mondo. Un po come la favola di "Cappuccetto Rosso". Cambiano i dettagli, ma alla fine il messaggio finale è sempre lo stesso.
Tornando ad Akim-la-scimmia-bianca (si, il suo nome è sottotitolato), dato che siamo un popolo evidentemente ignorante, il paragone con quell'altro "figlio della giungla" diventa più che lecito. Come chi?! L'altro! Lo xenofobo misogeno dittatore della giungla! Il pazzo che parlava con gli animali e che urlava come uno scotennato nella foresta. Niente? Bah...
Comunque tornando ad Akim. Se l'altro parlava agli animali ed era pazzo, Akim parlava CON gli animali, quindi presentava una preoccupante ed aggravata forma di schizofrenia. Avevo gli shorts più corti dell'altro e un logo in copertina a forma di buffo elefante (si, era un repubblicano).

Io mi ricordo bene di Akim. Ricordo anche come l'ho scoperto. La figlia di amici di famiglia mi regalò 5 numeri di Akim. Avevo più o meno 13 anni. I fumetti erano un po rovinati, ma io, come un buon onnivoro, ero particolarmente felice di poter ammassare ulteriore carta stampata. Era divertente leggere le sue storie. Avevano quel sapore di arcaico che solo anni dopo ritrovai in Gegory Hunter (chi se lo ricorda?).

Sono passati anni e Akim non esiste più. Forse è tempo di un ritorno. Un ritorno alla grande. Tipo... un Akim robotico o una cosa del genere. Non avrebbe sicuramente successo, ma sarebbe decisamente divertente.

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