venerdì 31 agosto 2012

Diario di un Viaggio in Bosnia [partenza]

Tra qualche ora sarò sul pullman che mi porterà in Bosnia. Questo viaggio durerà all'incirca 10 giorni e le tappe comprenderanno Mostar, Sarajevo, Tuzla e Srebrenica. Il mio compito darà diviso in due parti. Uno di documentare con svariati mezzi il viaggio e l'esperienza in Bosnia e l'altro di tenere dei workshop di fumetto giornalistico, diario di viaggio e racconto tramite immagini assieme a Chiara, che si occuperà dello storytelling e Evi che terrà dei laboratori di racconto tramite il corpo e fisico.

Questo primo viaggio sarà anche un enorme beta-test per un ciclo di workshop più intensivi che affronteremo nell'arco del 2013.

Quindi, per ora, è tutto. Non so se riuscirò ad aggiornare il blog, non credo, ma mai dire mai.

Intanto dico "Ciao ciao" a tutti e vi lascio con questo link dove LO STAFF (Italia) di Tumblr mi ha fatto un intervista e che è stata messa online proprio ora.

giovedì 30 agosto 2012

Summer of Armin #020 [Seibertod, uno di quelli dei Igsmè]


Nei disegni distratti si seguono le linee, i gesti e le forme geometriche.
Un mesetto fa, senza alcun motivo particolare, mi è uscito uno dei cattivoni degli X-Men. Decisamente per caso dato che non mi è mai piaciuto come figuro supereroistico.


mercoledì 29 agosto 2012

Il fumetto con le linee grosse [mini ebook]

Il fumetto con le linee grosse | mini-ebook
Non avendo altri pennarelli che degli indelebili neri, ecco come ci sono arrangiati Armin Barducci & Roman Leitmotiev.
2012 Undrekraut | Fütili Pübblicazioni| DDlab
© di Armin Barducci & Romani Leitmotiev


martedì 28 agosto 2012

Diario di un Viaggio in Kosovo - la copertina

Mentre i lavori al fumetto stanno procedendo con costanza, mentre il buon Nicola (al cui ho attaccato la malattia di tenere dei diari disegnati) sta colorando pagina per pagina, mentre mi appresto per tornare nuovamente nei Balcani, ecco che spunta la copertina del Diario di Viaggio in Kosovo.

L'uscita sarà prevista per Ottobre per gli atesini e per il resto dello stivale italico inizio Novembre a Lucca Comics.

Ora vado a finire i lavori che m'aspetta una nuova avventura farcita con un nuovo diario di viaggio. Questa volta la meta sarà la Bosnia.

lunedì 27 agosto 2012

Summer of Armin #019 [rise of sensless bla bla]

lo sguardo [senseless speed bla bla  #009]

Che sguardo penetrante che hai.
Me lo dicono sempre.
Che precauzioni usi.
Occhiali.


Identità [senseless speed bla bla  #010]

Sono tornato ad essere tutt'altro.
Bravo.
Autosarcasmo.
Fine di un amicizia.


La retta via [senseless speed bla bla  #011]

Se continuiamo su questa via finiremo dritti in galera.
Svolta a sinistra.
Ah, vero.



Gli orsi [senseless speed bla bla  #012]

Un orso pone una domanda ad un altro orso e questo risponde.
Un orso pone una domanda ad un altro orso e questo risponde?
Bwaaaaaaaraaaraaaah!

Il viso [senseless speed bla bla  #013]

Ma che bel faccino che hai.
Peli nel naso, peli nelle orecchie, peli sulla lingua, peli sul mento, sul collo e sulle guance.
Che schifo!
Il volto é un posto orrendo.


domenica 26 agosto 2012

Summer of Armin 018 [return of sensless speed bla bla]

La proposta [senseless speed bla bla  #004]

Mi vuoi sposare?
É cosí che lo dirai?
É cosí che te lo dico ora.
Mi hai spoilerato tutto!


I cappelli [senseless speed bla bla  #005]

Perché gli uomini non portano piú cappelli come una volta?
Le lame costano di meno.
Le lame?
Per coprire le calvizie ora si radono.



La scusa [senseless speed bla bla  #006]

Ho un ottima spiegazione.
Allora dilla.
9+
Non male.


Buon [senseless speed bla bla  #007]

Buon giorno buon uomo.
Sono anche un figlio di buona donna.
Con chi ho il piacere?
Samaritano.


Garibaldi [senseless speed bla bla  #008]

Garibaldi fu ferito ad una gamba da un cartello che narra che in quel paese, in quella casa, lui ci ha dormito.
Bravo.
Non serviva.
Eccome, sennó non risulta essere un dialogo ma un monologo.


venerdì 24 agosto 2012

Alexej è bello da disegnare



Alexej (il losco figuro qui sopra) è uno di quei rari casi di character spontaneamente venuti bene ben prima di averlo definito e codificato. Inoltre non c'è un obbligo di tempo nei suoi confronti. Non devo affrettarmi ad allenarmi a disegnarlo... è un personaggio libero.
Quindi mi capita di avere reazioni opposte e di disegnarlo sempre, ad ogni occasione, in maniere diverse, minime, ma comunque son sempre prove su come scorre meglio la linea in determinati momenti ed in altri momenti (e/o punti) meno.

Sino ad ora mi diverte, soprattutto se devo riempire dei fogli con delle linee durante i laboratori e/o le riunioni.


giovedì 23 agosto 2012

Diario di Viaggio in Kosovo sull'agenda DAI



DAI [Diario/Ajenda/Info] 2012-2013 (Raetia Verlag) è in pratica il diario scolastico più diffuso in Alto Adige.
Tra le sue pagine si può trovare l'inizio del Diario di Viaggio in Kosovo. Forse un po francobollato, ma è un ottimo modo per suscitare curiosità tra i ragazzi in previsione della pubblicazione intera che vedrà la luce questo autunno.
Comunque c'è soddisfazione.


martedì 21 agosto 2012

Summer of Armin #017 [spiegare la narrazione in 2 minuti]

Questo è uno schemino classico per spiegare la struttura di una storia in 2 minuti.
Utile, rapido e basilare.


"Gustl" era un idea di qualche anno fa. Un personaggio oscuro, incattivito, con un piano di giustizia troppo personale. La storia ed il personaggio è stato parcheggiato nella famigerata cartella "Archivio dei progetti mai finiti" che alberga già sin troppi progetti da collocare e/o da finire oppure da smembrare per la creazione di materiale nuovo.


Naturalmente oggi ci aggiungo anche qualche orrido disegno distratto.

A volte mi sembra di potervi sentire: "Ma quando la smetterà di mettere questi disegni orripilanti sul blog e non mostra qualcosa di decente?".
Io posso solo rispondere a questa domanda immaginaria con una risposta altrettante immaginaria: "Pazienza, pazienza. Ne ho ancora un po poi miglioreranno anche i disegni distratti. Magari al Summer of Armin #022, giù di li...".


lunedì 20 agosto 2012

Il Disegnetto fumettato in verde (volume 7 su 5) [mini ebook]

Il Disegnetto fumettato in verde (volume 7 su 5) | mini-ebook
Gli autori Romano Filoconduttore e Ervin Calducci presentano un fumetto disegnato in verde che cerca disperatamente di NON raccontare una storia e che fallisce miserabilmente.
2012 Undrekraut | Fütili Pübblicazioni| DDlab
© di Ervin Calducci & Romano Filoconduttore

sabato 18 agosto 2012

Una proposta indecente

Più di un anno fa ho fatto una storia di 6 pagine disegnato in questa maniera che vedete qui sopra.
Dato che è passato un anno dalla consegna e sono se n'è fatto nulla, porgo qualche domanda:
C'è qualcuno che la vuole?
Qualcuno è interessato a vederla tutta?
Quanto offre?

He he he, intuisco il vostro primo pensiero: "Ora scriverò qualcosa di buffo da offrire giusto per farmi due risate sulla figura del fumettista.".

Ecco, no grazie, in realtà il post è serio e sto facendo davvero questa cosa incredibile:
Sto offrendo una storia a fumetti in cambio di denaro!

Contattatemi, sono un sovversivo.

venerdì 17 agosto 2012

Summer of Armin #017 [Fisso, Emo Boy & Rmnmanone]

Fisso:
tanto il suo sguardo era marmoreo che i peli sulle gambe si sono ritirati formando una fitta trama di puntini che, una volta uniti, raffigurano lui stesso in scala uno a uno. Insomma, clonazione a disegno.
Emo Boy:
Emo Boy era una persona ed un supereroe perfetto, tranne per il fatto che non era triste.
Morì di bugia.
Rmnmanone:
essere orrendo, aveva gli avambracci lunghi come il suo corpo.

giovedì 16 agosto 2012

L'isola di Bacon RMX [Michel version]

L'isola di Bacon RMX [la maledizione della maledizione] | mini-ebook
Michel si ispira ai due capitoli de L'Isola di Bacon (cap.1 e cap.2) li mescola, li reinterpreta e ci fa un bellissimo REMIX. Il nuovo co-protagonista è tale ARMIN, che presumo essere io.
2012 Undrekraut | Fütili Pübblicazioni| DDlab
© di Armin Barducci & Michel

martedì 14 agosto 2012

L'isola di Bacon 2 (la maledizione della maledizione) [mini ebook]

L'isola di Bacon 2 [la maledizione della maledizione] | mini-ebook
Dopo un anno esatto tornano le improvvisate avventure di Bacon e la sua isola.
Questo secondo capitolo include anche lo straordinario terzo capitolo.
Una storia a capitoli cinesi, insomma...
Link al capitolo UNO e alla sua versione in 3D.
2012 Undrekraut | Fütili Pübblicazioni| DDlab
© di Armin Barducci





lunedì 13 agosto 2012

Summer of Armin #016 [confessioni di un ritardatario]



Confessioni di un ritardatario:
Internet, che bella cosa per gli artisti.
Soprattutto quelli che sono stati allevati negli anni novanta. 
In che senso?
Quali artisti?
Quelli ingenui.

Io sono uno di loro, uno di quelli arrivati sempre un po in ritardo su tutto. 
Facciamo un tuffo nel passato.

1990. Avevo all'incirca 13 anni e ho fatto un giuramento con me stesso: dovevo diventare un fumettista. Non era difficile desiderare di diventare un cartoon artist (si chiamavano così ai tempi) dato che i fumetti li trovavi in tutte le edicole. Mai in bella vista, ma sul retro, negli angoli bui, vicino alle riviste pornografiche. Probabilmente un acquirente di riviste zozzone, per nasconderle, comprava anche un fumetto e per nascondere il fumetto, un quotidiano bello grande che faceva da contenitore per tutt'e due. 
Fatto sta, io mi bombavo di fumetti. Tanti fumetti, troppi fumetti. Tutti i fumetti, quelli italiani di qualsiasi sorta ed i supereroi. Poi arrivarono i manga, iniziai bene, ma poi non riuscì a starci dietro economicamente e ho finalmente cominciato a diventare un pò più selettivo. Diciamo che il manga ha salvato il mio conto in banca.
Gli anni novanta, ammettiamolo, non sono stati un gran che a livello della qualità delle storie. Si puntava alla spettacolarità. Un esempio tra tutti era la Image, però questa è un altra storia. Voglio solo inquadrare il periodo storico. Avevo 13 anni e per la prima volta rimasi in ritardo. Fare il fumettista, ai tempi, era una professione come lo è ai tempi nostri: non è una professione.

In una decina d'anni, sino al 2000 circa, ho fatto un percorso che parte di geometri, glissa sul liceo artistico e finisce nell'Accademia di Belle Arti. Giusto nell'ultima parte scolastica (si, sottolienao scolastica) sono stato istruito da dei professori e/o docenti sin troppo vecchi. Quelli alla fine delle loro esistenze artistiche, che per forza di cosa, cercavano di tramandare la loro ottica di questo mondo, appesantita da un gap generazionale troppo grande. Io dovevo diventare un artista che deve fare gavetta fino ai quarant'anni, che doveva fare delle cose di ricerca senza la ricerca, che doveva esprimere cose incapibili, che doveva esporre fuffa nelle gallerie. Ricevevo delle nozioni vecchie per un mondo congelato. Ma il mondo non rimase congelato. Arrivò internet.

In Accademia internet era una bestemmia. Quelli più grandi di me che si interessavano alla grafica  e che cominciavano a fare dei siti (ai tempi pagati moltissimo) erano dei venduti. Erano quelli che avevano già rinunciato a fare l'artista come si deve ben prima di averci provato. Io il computer lo odiavo, era il veicolo del Demonio. Io volevo fare tutto manualmente, io volevo rimanere puro. 
Per la seconda volta volta rimasi in ritardo.

Il mondo dell'arte cominciò a schifarmi e decisi di puntare tutto sul fumetto e per la terza volta, recidivo, rimasi in ritardo.
Tornai a casa, cominciai con l'autoproduzione, acquistai un computer, me ne innamorai perdutamente giusto in tempo per scoprire che il mercato era sovraffollato di "grafici della domenica". Quindi quello sbocco lavorativo nuoceva soltanto a tutta la categoria. Testardamente continuai con il fumetto e feci un bel percorso che giunge ai tempi nostri. Nel frattempo sono diventato una sorta di disilluso che continua a sorprendersi. Uno che mescola mezzi, che non si oppone alla novità, che cerca di continuare a studiare costantemente per rimanere aggiornato, che a volte ci azzecca e che a volte sbaglia clamorosamente. Uno che quando va "avanti" e sperimenta non si accorge di anticipare i tempi, ma quando rimane in ritardo lo nota subito.
Probabilmente perchè il rimanere indietro, in ritardo, dedicare l'esistenza a mezzi già defunti come la pittura e il fumetto, sono le cose che conosco di più.

E internet?
Che c'entra?
Senza di esso non sarei mai tornato a Bolzano. Senza di esso non farei le cose che attualmente sto faccio. Senza di esso non potrei mai massimizzare i tempi di produzione. Sta di fatto che la rete non ha fatto bene alla mia perenne sensazione di ritardo. L'ha aumentata. Naturalmente, per paradosso, ora sto facendo e producendo di più.

Inoltre, quando uno degli affanni che mi sono stati inculcati sin da piccolo (quelli scolastici) è quella di sopravvivere alla propria gloria e fama. Oggi invece non puoi neanche morire in anonimato.

Joe Kubert (18 settembre 1926 – 12 agosto 2012) fai buon viaggio.

Il mio è solo uno sfogo egoistico.

Summer of Armin #015 [mutismo]



Niente parole, solo immagini in doppia razione.


venerdì 10 agosto 2012

TUTORIAL: come disegnare un losco figuro

Premessa:
questo tutorial non è solo o del tutto tecnico, ma anche emotivo e di ragionamento.
TUTORIAL: come disegnare un losco figuro
Per iniziare devo tornare un pochino indietro nel tempo. Questo personaggio, che di nome fa Alexej, l'ho ideato per un piccolo lavoro che vedrà la luce verso il venturo inverno. Siccome m'è piaciuto parecchio (anche troppo) ho colto l'occasione di disegnarlo ripetutamente. Giusto per allenarmi.
Ultimamente sto virando verso un approccio molto geometrico delle forme umane realistiche e, come in questo caso, deformate. Inoltre sto cercando di semplificare le linee rinunciando alle campiture nere, ai tratteggi ossessivi che mi hanno accompagnato per gli ultimi 6-7 anni. Non so il perchè di questa virata, ma so di non essere una persona che non è capace di rimanere troppo ferma (statica si, ma non ferma).

Ammetto una mia colpa. Il disegno a matita è andato perso e quindi non lo posso mostrate, ma assomiglia moltissimo alle cose che mostro in Summer of Armin. L'inchiostrazione, se possiamo chiamarla così, è essenziale. Ho usato unicamente un pennino MICRON 01 per tirare tutte le linee.

Una volta scansionata ed importata in PS passo alla colorazione con la stesura dei colori base. Possiamo notare che ho usato dei colori poco accesi. Scelta dettata da una mia avversione per i colori accesi (che uso solo per dei giochi narrativi e per la decontestualizzazione visiva di racconti sperimentali) e l'evetualità che il disegno poi venga posizionato in un contesto che fa uso di texture che lo vanno a coprire. le texture funzionano meglio sui colori poco accesi e/o spenti (almeno some le uso io).
La scelta dei colori non è dettata dal proprio gusto (il mio), ma dal ragionamento. Alexej è un frequentatore di musei che vive in Emilia Romagna ed è di statura molto grossa. Quindi la sciarpa verrà colorata di rosso, il grande mantello, che lo rende ancora più piazzato di quanto non sia in realtà, verde militare, tipo Loden o Parka. Il naso arrossato perchè vive in un ambiente freddo, pallido perchè i miei personaggi sono sempre pallidi, le due spille raffigurano Monipodio! (il mio grande amore) e il logo DDLab (il laboratorio del Diario Deformato). Lo smail perchè è uno dei simboli più visti e riconoscibili al mondo. Il blu/turchese della maglietta è stato scelto solo per usare un colore non presente sul personaggio. I Jeans sono Jeans.


Sembra che io, in questo ultimo anno, odi le linee. Non è vero, le ho solo tolte (spero momentaneamente) dal mio repertorio visivo. Togliendo le linee rendo il disegno completamente piatto. Così facendo riesco a capire meglio dove poi devo calcare di più con l'applicazione delle ombre per renderlo al meglio tridimensionale. In più riesco a scovare le zone dove due elementi dello stesso colore (vedi la manica del braccio sinistro)si "saldano" troppo e non si riesce bene a capire che sono due parti separate. Inoltre do una ritoccata qua e la per aggiustare le linee che non sono del tutto perfette.
Ah, volevo solo dire che non uso il vettoriale. Non lo conosco e non mi attira. Preferisco il riuscire a tracciare a mano gli elementi geometrici. Probabilmente solo per testardaggine.
A questo punto riprendo le linee nere disattivate e le faccio letteralmente a pezzi. Ogni pezzo preso dal disegno originale (le chine) viene adattato al colore sul quale poggiano e trasformato in esso, solo più scuro. Gli occhi rimangono in B/N, non chiedetemi il perchè, sarà che mi piacciono così. Ora sono ben visibili anche quelle zone che precedentemente sembravano fuse assieme (la manica del braccio sinistro). Le linee di contorno ora non servono più e vengono disattivate.
Potrei fermarmi qui, ma la faccenda è ancora troppo piatta.

Facciamo un passo in avanti. La stesura delle ombre si basa su due concetti fondamentali. Il primo è la conoscenza della teoria delle ombre e dei volumi del corpo umano (anche se deformato e/o stilizzato). La luce arriva dall'alto a SX quindi la parte a DX sarà bella in ombra. Il secondo invece è l'applicazione  del concetto geometrico ai volumi geometrici. Magari le ombre cozzano con la teoria, ma non la snatura, anzi, aumento l'impatto visivo geometrico.
Ora Alexej non è più privo di volume.

Facciamo un passo indietro. Per la stesura delle ombre (badate, è il mio modo di farlo) preferisco disattivare la colorazione e riattivare le chine. Così son sicuro che non ingannarmi da solo. Il colore mi distrae parecchio e non riesco a percepire bene i volumi, quindi procedo con la stesura di un tono di grigio che poi semplicemente metto in moltiplica sopra i livelli dei colori.

Infine aggiusto un po il personaggio con delle zone di ombra aggiuntive un po diffuse sulla zona destra. Personalmente non sono proprio convinto di questa cosa, ammetto di doverla perfezionare. Naturalmente funziona meglio se il personaggio è posizionato in un ambiente invece che su di uno sfondo bianco. 
Bom, direi che è tutto.

Questi tutorial, che non dovrei definire così, ma piùttosto dei "racconti di lavoro", torneranno appena avrò di nuovo voglia di farli.
Ho detto tutto e niente.
Tipico.