Da 7 anni a questa parte, sempre in questo periodo, tengo un corso di fumetto presso il Castello di Goldrain (in Alto Adige, in Val Venosta). Da 7 anni fa sempre un caldo bestiale e sono sempre contento di andarci, dato che li il clima è più fresco e tengo le lezioni in una sala del castello un po sottoterra. Da 7 anni mi dimentico quanto ci metto per raggiungere il posto in macchina da Bolzano e puntualmente parto sempre in largo anticipo. Da 7 anni, il primo giorno di corso, arrivo con un anticipo folle.
Per descrivere la strada della Val Venosta esiste un unica parola: "rassegnazione". In pratica c'è poco spazio per i sorpassi, le persone rispettano i limiti e ci si mette il tempo che ci si mette. Senza affanno. Ammesso che... non ci sia un Tir lentissimo, l'autobus di linea che si ferma ogni due per tre, il trattore con rimorchio, il trattore senza rimorchio, il motociclista che si spalma sulla statale e dulcis in fondo... il turista tedesco che inchioda subito dopo una qualsiasi riduzione di velocità segnalata.
Il Castello è un luogo bello, piccolo e misterioso. Come ogni castello dell'Alto Adige ha delle sue leggende, un fantasma e porte segrete che portano in stanze segrete. La sala dove si tiene il corso è bella fresca e c'è abbastanza spazio per i miei 15 alunni, che per adesso sono tranquilli e carini (ok, mi aspetto che succeda qualcosa da un momento all'altro).
Credo che nel Medioevo fossero tutti nani. Sono 7 anni che sbatto la testa negli infissi delle porte. Succede sempre (a parte quest'anno, ma son sicuro che debba ancora succedere). Qualcuno dirà: "Mavà?! Ovvio che erano più bassi! Sei tu che nel 2013 sei pure sproporzionato.".
Io continuo a pensare che i tizi medioevali siano dei nani, vivo meglio con questo pensiero.
Questo corso è l'unico mio corso che tengo fuori città, in lingua tedesca, in una classe con nessun ragazzino straniero e dove sapere l'italiano è una sorta di optional per nulla obbligatorio. L'unico che deve superare il rodaggio della lingua sono io, che si sistema solo dopo il 2° giorno di corso. Come sempre noto le differenze degli alunni tra il rapporto durante le lezioni (molto diligenti) ed il rapporto al di fuori (educati, ma molto scalmanati).
Stamattina ho fatto una scelta. Una scelta ragionata. Mi vesto bene, in tinta unita, per affrontare bene la presentazione. Pantaloni lunghi neri e maglietta nera con un teschio sulla schiena. Come detto, la scelta è stata ragionata, ma non pratica. Da domani cose a caso (tanto ai ragazzi non importa), pantaloni corti e scarpe leggere. Oggi rischiavo per schiattare dal caldo.
Al corso è compreso il pranzo dove si mangiano cose abbastanza tedesche o ricette italiane fatte in maniera tedesca (tipo l'erba cipollina è ovunque). C'è anche l'insalata con il famigerato "Dressing" allo jogurt (una sorta di condimento per insalata). Adoro mangiarlo solo qui a Goldrain.
Il ritorno sulla statale della Val Venosta è micidiale. Sono le 14.00 (circa). Fa un caldo dannato, ho la pancia in piena digestione e gli sbalzi di luce quando si esce dai tunnel sono micidiali. Per fortuna non ho incontrato nessun turista tedeschi che inchioda rischiando di creare paurosi incidenti perchè prende il codice della strada italiano letteralmente alla, chiedo perdono, lettera.
La frase del giorno: "Sai Armin, son tempi strani, veloci. Hai presente quelli con quei cosi, i tablet, che durante pranzo, zac-zac-zac-zac (muove le dita), fanno le cose di internet. Personalmente io preferisco mangiare e dopo aver mangiato andate in giardino e scavare una buca."
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