Stamattina ho preso un colpo. Ho guardato la macchina, parcheggiata all'aperto, ho pensato alla grandinata di ieri sera e l'ho vista tutta bugnata. Poi mi sono ricordata che lo era già.
Ho salutato la grù che mi bloccava ieri e mi sono arrecato ad affrontare il Day 5 del corso di fumetto al Castello di Goldrain.
Ormai sono una sorta di veterano della statale e non ho avuto problemi di alcuna sorta. Nel parcheggio ammiro le montagne che sono a ridosso del castello. M'immagino che ci vivano esseri fatati di ogni sorta che trafficano nei fitti boschi.
Anche oggi fa caldo, ma c'è un venticello. Le poche nuvole sembrano arenarsi nelle cime delle montagne circostanti.
Samu è tornato e sfoggia il suo dito malconcio e i due punti sul ginocchio.
Oggi i ragazzi sono tranquilli e disegnano come se non ci fosse un domani. In effetti domani ci sarà una piccola mostra con i loro lavori dove li esporranno per i loro familiari. Hanno una gran fretta di riempire i loro pannelli con più disegni possibile.
Ad un certo punto, Michael, di suo spontanea volontà disegna, per la somma gioia di Davide La Rosa e Mistero, lo Gnomo con ascia.
I disegni cominciano a moltiplicarsi come gli zombie in un qualsiasi film di zombie. Qui ci sono due dinosauri che si corcano di botte.
Questo sono io in versione aliena ciclopica.
I ragazzi, come al solito,mi chiedono disegni su disegni che io, nella mia somma bontà, faccio. Ne esco distrutto.
Però loro mi omaggiano con un pannello dedicato all'interpretazione loro del sottoscritto.
Questo è un tavolo a caso dell'aula.
Questa è la mia gatta cicciona.
Questi sono i fapunte di Pisa.
Questo era il cibo di oggi. Più una pasta al tonno.
Oggi sono stanco e racconto in maniera telegrafata. Il prossimo capitolo lo scriverò lunedì. Domani non rientro a casa dato che parto per Roma per andare in scena al Festival Internazionale di Storytelling RACCONTAMIUNASTORIA.
La frase del giorno (è una vignetta):
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