Terzo giorno a Goldrain. Mi sveglio un po intontito. Stanotte un folto gruppetto di giovani Russi (?!) hanno fatto baldoria sotto la finestra della mia camera da letto sparando musica folk-popolare-progressiva-melodica ad alto volume. Quindi ho dormito le ore che ho dormito (che posso essere poche o molto poche).
Parto con la mia Agilamobile e per tutta la statale non trovo alcun rallentamento. Di conseguenza arrivo prima del previsto e del calcolato. Questa statale è proprio così. Lo spazio ed il tempo sono relativi.
Esistono ben 3 entità che vigilano la statale della Val Venosta. La polizia sulla superstrada tra Merano e Bolzano (altrimenti chiamata MeBo) che si destreggiano in veloci inseguimenti. La Finanaza che ferma i camion che arrivano dalla Svizzera. I Carabinieri che fermano gente a caso.
L'immagine qui in alto mostra la piantina del Castello di Goldrain. Tutto è intatto e ben mantenuto. Anzi, mi sono fatto raccontare che questo castello non ha mai subito alcuna conseguenza di nessuna guerra. Era una sorta di residenza estiva off limits.
La lezione inizia tranquilla, ma sento qualcosa nell'aria. I ragazzi cominciano a prendere confidenza, a testare l'insegnante (me) e a provare la pazienza e la volontà del sottoscritto. Tutto nella norma.
Oggi volevo soffermarmi un po sui disegni dei ragazzi cercando di dare un'interpretazione (comunicata da loro) dei loro lavoro. Premetto che la maggior parte vanno alle elementari.
Questo disegno parla del mostro peloso Ralph che ha un cane e lo porta a spasso. Non succede niente.
Qui regna il caos. Prima c'è un tizio, poi una tizia, poi un esplosione, appare un T-Rex che si pappa un terzo tizio vicino ad un albero.
Questo è il pannello di Michael con i suoi lavori.
Il mio solito disegno dedicato a questi racconti.
Un uomo-robot con un dinosauro ed un palloncino parlante.
Infine si fa merenda. Solita frutta, solito succo ai lamponi. I ragazzi si sfogano e cominciano ad organizzare dei tornei di wrestling. So che la cosa non mi piace e li lascio fare dopo qualche mia regola imposta. Le regole esistono per essere infrante ed un paio poi piangono per aver esagerato. Interrompo tutto, ammonisco e si continua a disegnare.
La mini storia di SUPERNASE VS SUPERSCHENEEMANN.
Un tizio ha una cartolina e viene rapinato da un altro tizio. Poi subentra un carro armato senza alcun motivo.
La storia più dettagliata e complessa. Non c'è nulla da interpretare perchè è quello che è.
Qualche pannello dei ragazzi.
A pranzo ci sono würstel (in realtà salciccia) e pommes (patatine fritte). Sono preoccupato per il viaggio di ritorno dato che fa un caldo boia. Più degli altri giorni.
Intanto qualche eroe intrappola una mosca e la mostra come un trofeo. Meglio che l'anno scorso dove c'erano dei bambini che si mangiavano le formiche.
Il viaggio di ritorno va benone. L'arrivo a Bolzano pure. Mi fermo e mi accorgo dei gradi. Ben 8 in più che al castello.
La frase del giorno:
"Armin, Mammamia che capelli che c'hai! Devi tagliarli. Anche quelli in faccia. Vuoi che te lo faccia io? Dai, vado a prendere un coltello...".
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