mercoledì 7 novembre 2012

La mia ultima Lucca Comics

Lo giuro.
Ho cercato di tenere un blog quotidiano sul mio Tumblr, ma, come ogni anno, a Lucca le comunicazioni non vanno più. Sia la telefonia che la rete. Quindi cercherò di recuperare in questo post, anche se questo post sarà quello delle considerazioni postume e non contemporanee.
Pazienza. 

Come avevo iniziato a raccontare nel plateale "Diario della mia ultima Lucca Comics", ho potuto testare l'ebbrezza di indossare una giacca da lavoratore che tiene caldo e respinge la piaggia più insidiosa, ma che bagna i pantaloni sottostanti. La fortuna degli ultimi anni è quella di aver soggiornato a 50 metri dal primo stand all'interno delle mura di Lucca. Soprattutto per fare la cacca e per potersi riposare un attimo, dato che si sta sempre in piedi e si cammina tutto il giorno. Giusto a tal proposito, la mia gamba bacata ha definitivamente deciso di cedere. Non riuscivo a stare in piedi per più di 15 minuti consecutivi e questo a Lucca è un problema. Ho sofferto molto e sono vivamente preoccupato.

Nonostante i problemi motori facevo spoletta tra la Self Area e lo stand di GIUDA Edizioni. Nella Self c'era la solita gente, le solite facce, i soliti bravi e i soliti orrendi. Quest'anno con una disposizione più ampia, meno claustrofobica, situata vicina alla biglietteria con bel po di affluenza. Nella Self si è tenuta la ATOMIC BATTLE, una varianate della Comic Battle dove ho fatto da giuria assieme ai ragazzi di Torino che tengono una Comic Battle (Monipodioana) annuale nella loro città.
Lo stand di Giuda era situato nel padiglione più nascosto di tutti. La gente non ci arrivava e di conseguenza non riusciva a trovarlo nonostante l'ottima cartina della fiera. Peccato davvero.

Ha praticamente sempre piovuto. Tanto e poco. Ho vissuto questa strana cosa: la mattina del secondo giorno sono sceso in strada e ho furiosamente cercato il ragazzo di colore che vende gli ombrelli. Lo trovo, gli corro incontro e gli dico con gioia che lo stavo cercando. Compro un ombrello. Felice.
Anche se non economico.

Ah si... i prezzi. Lucca si trasforma in una voragine che ti svuota i portafogli. I prezzi sono folli e la gente ti tratta come se fossi tu colpa del loro affaticamento lavorativo. Sia la mattina, che il pomeriggio, che la sera. A Lucca sono sempre stanchi? Se mangi fuori fai un dispiacere al ristorante?
Se vuoi comprare qualcosa devi fare un mutuo?
No, i prezzi di Lucca non sono cattivi o alti.
Sono umilianti.

Che ne penso alla fine della storia?
Sono partito senza voler andare via. Sono arrivato stanco e sicuramente non in cerca di lavoro. Almeno non in questo tipo di editoria (ma questa è un altra storia... o la stessa, ma ne parlo un altra volta). Con grande probabilità ho somatizzato tutto il mio umore nel punto debole e la gamba se ne è andata. Anche il corpo cerca di sottolineare che questa sia per davvero la mia ultima Lucca Comics. Sono stanco, ci vado a vedere gli amici e alla fine dei conti, vedere gli amici mi costa un casino, e dato che il soldo in questo periodo è abbastanza importante (quindi pagateci in maniera dignitosa, bastardi! Ops, era l'altro discorso) ci penso ben due volte prima di intraprendere questo viaggio nella voragine economica.

Proprio il pensiero economico mi ha portato a desiderare di avere una stand tutto mio con le mie pubblicazioni (che ho), i miei poster, le mie estetiche. Magari alla Self Area. Giusto per diffondere le mie cose e per ammortizzare i costi del soggiorno lucchese. Ci devo pensare. Se lo faccio, allora a Lucca ci ritorno. Se non lo faccio, allora ci si è visti.
Non ho più voglia di giocare nel cortile dell'asilo.
Ad un certo punto si diventa adulti e la dignità ha il sopravvento sull'amore. Ah, l'amore... dai, ve lo dico quale è il grande problema del fumetto in Italia?
L'amore. 
Lo si ama troppo e quindi si vuole per forza fare, aiutare, coccolare, amare. Se non amassimo così tanto il fumetto, allora potremo finalmente chiamarlo con il suo nome vero: "lavoro".
Sappiate che il vostro amore per il fumetto non viene contraccambiato.
Il fumetto è un amante che si fa mantenere.

2 commenti:

Antonio ha detto...

Speriamo che non sia la tua ultima Lucca.
Volevo passare a salutarti allo stand, ma non ce l'ho fatta, anche se in teoria, a San Giusto, eravamo di fronte.

Per altro in self area (umiliante la location, ma sono sempre i soliti discorsi) c'erano molte cose interessanti.

Mattioli2 ha detto...

Armin,
ti capisco di brutto. Anch'io non ci vado più a Lucca per gli stessi tuoi motivi (per quanto l'Area Self mi manchi un po').

Se la spostassero in una città con più servizi e meglio collegata ci tornerei.