Ogni diario di viaggio viene realizzato in maniera diversa. Almeno i miei diari di viaggio.
Qualche giorno fa è finalmente uscito quello realizzato sul viaggio in Kosovo e così facciamo un piccolo paragone con quello che sto realizzando ora.
In Kosovo ho disegnato sempre. Mi facevo degli appunti quando non potevo e mi svegliamo un oretta prima per recuperare i disegni. Il tutto a matita. L'inchiostrazione avvenne 3 mesi dopo quando partì il progetto Koso-Bo (Kosovo/Kosova meets Bolzano/Bozen). Poi ho cercato di carpire i voleri dei finanziatori, i miei, poi si è aggiunto Nicola per la colorazione, poi ci sono andati di messo altri millemila lavori ed alla fine, un anno esatto dopo la creazione del progetto Koso-Bo, ecco che il Diario di viaggio nel Kosovo prende forma cartacea ed esiste.
Il diario di viaggio in Bosnia ha avuto sin dall'inizio un approccio diverso. Sin dal primo giorno non sono riuscito a disegnare. Se nel Kosovo eravamo andati a vedere la situazione dell'associazionismo giovanile, in Bosnia m'ero trovato in una full immersion in racconti di fatti bellici e postbellici. Le informazioni erano tante, troppo ed il tempo poco, troppo poco per mettermi a disegnare in forma di fumetto un diario di viaggio. Quindi ho scritto. Tantissimo.
Una volta tornato a casa il diario non lo volevo più fare. Non avevo disegnato. Le cose erano troppe. Volevo non sbagliare nel riportare le notizie. Avevo una grande paura di dimenticare anche il più piccolo dettaglio. Poi c'era il lavoro... davvero tanto lavoro e non ho avuto tempo per dedicarmici (rimaneva però la paura di dimenticare). Arriviamo a Novembre, io sopravvivo malappena a Lucca Comics, che una settimana fa vengo contattato e mi viene chiesto di fare un "promo" del diario bosniaco per l'incontro di due settimane dopo. Io non avevo ancora fatto niente. Non ci sono riuscito. Però la scadenza è un ottimo stimolante.
Rimboccate le maniche, superati i crampi alla mano perchè stringo troppo forte il pennello, eccomi qua che in una settimana non solo ho fatto un "promo", ma sono a metà dell'opera e per la presentazione potrei già averlo finito.
Ogni approccio (prima-durante-dopo) al diario di viaggio è diverso. Ora faccio questo sulla Bosnia, che non sarà giocoso, colorato, scherzoso, ma a immagini fermate nel tempo in bianco e nero con delle piccole didascalie. Il prossimo che farò è quello del Galles, dato che lo devo ancora inchiostrare. Quello si che sarà spassoso e pieno di gag.
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