sabato 12 febbraio 2011

L'insaccato ed il testardo




E' stata una strana settimana. Son successe innumerevoli cose e s'è lavorato anche un po troppo, ma che dire... è il mestiere che lo pretende. Tra le cose "particolari" successe posso contare quella di esser tornato nelle mie vecchie scuole superiori per tenerci una lezione. La cosa m'ha fatto alquanto senso... soprattutto l'odore della scuola.

Poi... eh si, poi... era venerdì verso l'ora di cena. la settimana è finita. Finalmente finita. Sulla mia faccia si materializza un sincero sorriso. Il respiro diviene più profondo, il cuore si calma. Saluto i collegi, saluto gli ultimi bimbi rimasti (abbiamo fatto un laboratorio creativo per tutto il pomeriggio). Un bimbo mi tende la mano. "Dammi un cinque!". CIAF! Ora tocca a me, tendo la mano ed un piccolo pugno a mille all'ora colpisce il mio anulare destro sulla punta. Percepisco un microscopico rumore sordo e vedo il dito piegarsi in maniera inconsueta. TONF!
Il bambino se ne va ridendo.
Io penso solo ad una cosa: "Ma io nel Week dovevo finalmente disegnare in santa pace! E' mai possibile!?" (in realtà il pensiero era decisamente più volgare e scorretto).

Maledico il bimbo, maledico il destino.
Io disegnerò lo stesso!

1 commento:

ester rossi ha detto...

nemmeno dei bambini ci si può più fidare! annunciano un cinque e arriva un pugno!