martedì 6 gennaio 2009
Zampette
(Che Frusto!'s World)
Zampette:
"Dammi la zampa!", disse un uomo per strada. Venne schiaffeggiato da un enorme mano provveniente dal cielo. Si trattava di IO, il Dio senza la "D" maiuscola, ma con una "I" "grossa così". "Ma sei scemo?!", urlò adirato l'uomo che era stato scaraventato qualche isolato più in là. Un piede gigante lo colpì tra capo e collo in senso inverso, cioè, un po ovuque sul corpo. Era il piedone di IO, il quale presentava cinque dita dei piedi, tre unghie laccate di verde acceso, una caviglia pronunciata e l'ultimo romanzo di Willburn Smith. L'uomo, che una volta era continentale ed ora isolano, si spolverò le spalle con uno Swiffer improvvisato (un Pescepece). Si alzò scrocchiandosi la schiena tenendosi le mano sui fianchi, piegò la testa prima a sinistra e poi a destra e si spezzò il collo con un ulteriore movimento involontario. Cadde a terra schiacciando lo sfortunato Pescepece che si spalmò su tutta la superfice dell'isola, che se vista da una certa angolazione e con una certa luce, si scorge che più che un isola era una sorta di scoglio in mezzo al mare. Poco tempo dopo, apparve Zampette, l'eroe di tutti i giorni, quindi un tipo decisamente noioso. Non disse niente, ma pensò parecchio.
Zampette odora di"scoglio" tra virgolette.
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