sabato 26 marzo 2016

Tutorial: come creare il manifesto di Artmaysound 2016

Ciao, facciamo un tutorial!

Primo passo: pallora, iniziamo col fatto di saper disegnare e di inventarsi dei personaggi originali, non copiati. Un personaggio maschile con elementi spaziali un po retrò, una figura femminile in stile principessa guerriera dello spazio ed un energumeno postapocalittico che ricorda un po gli scagnozzi-carne-da-macello Ken Shiro e/o i figli della guerra di Mad Max Fury Road. Li ho disegnati tutti separatamente consapevole del fatto che poi verranno usati assieme nel poster, ma divisi per la comunicazione. Inoltre è più facile assemblare avatar, banner ed immagini fuori dal canonico formato verticale. I disegni sono stati realizzati con una Muji Pen 0.38 e una Rothring 0.5 (quelle non ricaricabili). 
Fin da subito decido che quest'anno sarà tutto improntato sul bianco per far risaltare meglio le figure.

Secondo passo: passiamo alla colorazione in Photoshop. Colori piatti senza sfumature. Un mio classico e questa volta non volevo sperimentare cose nuove, ma consolidare ciò che so fare (fino a dove lo so fare). In quest'immagine si vedono anche delle piccole zone di luce. Ad essere sinceri, quelle zone le realizzo solo DOPO aver dato le ombre, quindi fate conto che le abbia fatto qualche passo dopo. La scelta dei colori, giusto per uscire un po dal mio personaggio, li ho fatti più accesi del solito. Ho una terribile tendenza a desaturare tutto quanto.

Terzo passo: le ombre. Lo ammetto, le carico sempre tanto, ma a me piace farlo così e ciccia (aggiungeteci anche il suono di una pernacchia). Come di consueto, non avevo voglia di sperimentare, quindi sono nette e grigie. 

Quarto passo: metto in "mutiplica" il livello delle ombre. Poi fate conto che do quelle zone di luce di cui ho parlato prima. 
Ora mi si presenta un problema. Le figure sono troppo amalgamate e non risaltano. Sono tutte illuminate ed ombreggiate alla stessa maniera.

Quinto passo: decido di caricare di nero l'energumeno postapocalittico per metterlo in secondo piano. Do un colpetto di nero anche al gomito della principessa dello spazio.

Sesto passo: aggiungere la scritte. La font è quella che è... orrenda, ma dal 2013 viene usata quella e quella deve rimanere. Meno male che ho deciso evitare qualunque sfondo e di non aggiungere ulteriori elementi decorativi, dato che quest'anno si festeggia la 10° edizione e lo si deve dire a tutti. 

Settimo passo: ora arriva il delirio. Tutti i loghi. Per fortuna sono abituato a lasciare gli spazi adeguati (sopra gli organizzatori e finanziatori principali, sotto tutte le collaborazioni). Di nuovo ringrazio la decisione di non fare alcun sfondo. 
Nota curiosa: 8 dei 26 loghi presenti nel manifesto sono stati fatti da me (commissionati), 3 sono legati a dei progetti dei quali mi sto occupando or ora (Bla Bla Bla, Sketch Crawlers Bolzano, Underkraut).

Tutorial finito, ciao!

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