lunedì 25 febbraio 2013

Punto della situazione

Voi sapere che cosa io stia facendo?
Io no.

Da un po di tempo ho perso di vista il quadro generale della mia esistenza. Forse perchè le cose stanno stagnando un po troppo, forse per mancanza di stimoli da parte di alcuni settori lavorativi, forse perchè il mio sogno d'infante si è rotto definitivamente. Sono tre argomentazioni degni di essere approfondite, ma potrei confermarle e sbugiardarle nella stessa frase. In questo periodo sono messo un po così. Dico e sono tutto ed il contrario di tutto. Un essere mitologico che al posto di avere due teste, ha due code, quindi tre in totale.

Comunque, nel bene e nel male, sto sempre disegnando, progettando e pianificando disegni e progetti. Ho più tempo a disposizione eppure il tempo non ce l'ho mai per fare un lavoro che mi coinvolga totalmente. Come detto prima, è un periodo molto strano. Mi manca la spinta, l'entusiasmo e soprattutto la concentrazione a lungo termine. Per questo continuo a fare sketch per Season of Armin, che se vogliamo dirla tutta, si sono giusto giusto esauriti perchè da un po mi sto dedicando all'inchiostrazione del diario di un viaggio nel Galles (Il Galles non è un paese per Polli), di cui vedete le fotografie sopra e sotto.

Inoltre mi sembra di essere rimasto un po indietro con il "capire come funziona internet". So benissimo che i blog tendono all'estinzione (come accessi) e che la maggior parte lo fanno i social network, ma ho notato che da quando FB ha messo a punto il sistema di vendita delle inserzioni, pian piano, ciò che è gratis ha sempre meno visibilità. Anche Tumblr, che prima mi ha premiato, ora è stranamente rientrato e, non dico come prima, ma sta viaggiando a rilento. Google+ non ne parliamo, non l'ho mai capito e mai lo farò (se non ce n'è motivo).

Sono altri social network e/o portali che devo ancora esplorare, ma non ne ho molta spinta. Prima devo risolvere le MIE PERSONALI questioni con il mondo (e con me stesso) e poi spingere il piede sull'acceleratore con l'Etichetta Underkraut, che per ora rimane il contenitore da me più sentito.

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