venerdì 8 ottobre 2010

FANES


Lo scorso week sono stato a Roma principalmente per partecipare alla 2° edizione di "Raccontami una storia", Festival Internazionale di Storytelling. Tutta la faccenda di Chris Ware è stato fondamentalmente un caso (e ne ho già parlato). Sono stato invitato assieme alla mia amica Chiara a partecipare e portare in scena il nostro spettacolo FANES, al quale stavamo lavorando negli ultimi tempi.

Ancora in primavera, la Provincia di Bolzano, assieme agli Istituti Dante (lingua italiana nel mondo) ci hanno interpellato per fare una lettura di un libro sulla Leggenda dei Fanes. Chiara doveva leggere ed io dipingere alle sue spalle. Il tutto a Copenhagen. Dato che Chiara la conoscevo da parecchio tempo, ma non ci si è mai incrociati lavorativamente, ho accettato l'incarico e sin da subito c'è stato feeling lavorativo. Io e Chiara siamo fatti un po male e non riusciamo a stare dentro le linee guida (soprattutto se funzionano male), e da una lettura con pittura, lo spettacolo è diventato un ibrido che potremmo chiamare più o meno così: storytelling interattivo con impianto visuale.

Abbiamo deciso di chiamare lo spettacolo semplicemente FANES (il nome del popolo che abitava in tempi più antichi le zone dell'attuale popolazione ladina). Dato che la leggenda si basa su racconti tramandati a voce, canzoni sparse per le valli e qualche scritto ritrovato, non siamo al 100% sicuri che le vicende siano andate così, quindi anche noi (soprattutto per questioni di tempi narrativi e fruibilità della storia) abbiamo rimescolato un po gli eventi trasformandolo in una versione della storia tutta nostra.

Tecnicamente lo spettacolo si struttura così: Chiara racconta tutta la storia per filo e per segno e alle sua spalle viene proiettato una sequenza di disegni prefatti e disegnati dal vivo da me. Tutti i movimenti scenici e disegnati sono coordinati. Il tutto accompagnato da interventi musicali di Roberta, brava fisarmonicista sarda. Lo spettacolo può durare da un ora all'ora e un quarto.

A Roma lo spettacolo è piaciuto parecchio ed abbiamo incassato senza vergogna lodi e complimenti. Anche chi non capiva la lingua (c'erano molti ospiti stranieri nel pubblico) si è goduto lo spettacolo visivamente.

Tra una settimana esatta lo spettacolo viene messo in scena a Copenhagen. Poi vedremo di portarlo in giro un po sul territorio.

PS: grazie ad Amal per le foto!

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