mercoledì 27 ottobre 2010

Promemoria dell'Apocalisse (parte 2)

Buondì gentaglia!
Oggi tocca alle novità selfmade che porterò (a braccio) giù a Lucca Comics. Si tratta di fumetti di piccolo taglio (A5) realizzati all'interno del Centro Giovani Charlie Brown (a Bolzano). Negli ultimi due mesi siamo riusciti a fare 7 pubblicazioni, ed in futuro dovremmo farne parecchie altre.

A Lucca potrete trovare codeste pubblicazioni sia tra gli stand editori, nella self area, nei distributori (da verificare sul luogo) e soprattutto "a braccio" (il corpo dietro al "braccio" è il mio).

Le pubblicazioni in dettaglio:
Diario Deformato (2005-2010)
di Armin Barducci
60 pagine (+ poster centrale)
carta uso mano gialla
copertina su carta ruvida da acquerello 350g
(Su ogni copertina c'è un disegno in unico copia)
Dove lo trovo?
-Stand E143 (Grrrtz/Super Amici/Giuda) Padiglione Piazza Napoleone)
-a braccio

Asterisco
di Armin Barducci
12 pagine
carta uso mano rossa
copertina su carta nera 220g
Dove lo trovo?
-Stand E143 (Grrrtz/Super Amici/Giuda) Padiglione Piazza Napoleone
-a braccio

Un solo Dettaglio
di Armin Barducci
20 pagine
carta uso mano rossa
copertina su carta nera 220g con inserto di carta ruvida da acquerello 350g
Dove lo trovo?
-Stand E143 (Grrrtz/Super Amici/Giuda) Padiglione Piazza Napoleone)
-a braccio

Comprami e sarò tuo! (Ristampa)
di A.A.V.V. (un branco di idoti)
28 pagine
carta uso mano gialla
copertina su carta uso mano gialla
Dove lo trovo?
-nella Self Area
-a braccio

World Dead End
di A.A.V.V.
40 pagine
carta uso mano arancione pallido
copertina su carta nera 220g
Dove lo trovo?
-nella Self Area
-a braccio

O Fato Un Siniore (versione cartacea)
di A.A.V.V.
24 pagine
carta uso mano gialla
copertina su carta uso mano verde
Dove lo trovo?
-nella Self Area
-a braccio


Topolino salva la situazione
di A.A.V.V.
16 pagine
carta uso mano verde
copertina su carta uso mano verde
Dove lo trovo?
-nella Self Area
-a braccio

Ci si vede a Lucca gente.
Sappiatelo!

martedì 26 ottobre 2010

Promemoria dell'Apocalisse (parte 1)

Oggi e domani metterò online i due post Pre-Lucca-Comics.
Questi post serviranno a ricordarvi ciò che potete trovare di mio all'interno della fiera. Soprattutto serve a me, dato che ho la memoria greve...
Oggi tocca alle pubblicazioni tipografiche e le antologie.
Domani alle autopubblicazioni.

G.I.U.D.A. Vol.II (un sogno Preraffaelita)
a.a.v.v.
Giuda edizioni
Stand E143 (Pagliglione Piazza Napoleone)

PS: La storia principale di GIUDA vol.II concorre al Gran Guinigi come "Miglior storia breve".

Global Warming (Burp! & Sherwood Comics)
a.a.v.v.
NdA press
Stand ??? (Self Area... presumo)

Wonderland (quando Alice se ne andò)
a.a.v.v.
NPE
Stand E103 (Pagliglione Piazza Napoleone)

Tiamottì (11+1 canzoni d'amore italiane a fumetti)
a.a.v.v.
Arcana Editore
Stand E158a (Pagliglione Piazza Napoleone)


AnimaLS (un paio di numeri sparsi)
a.a.v.v.
Coniglio Editore
Stand E124 (Pagliglione Piazza Napoleone)

I prezzi non li metto... non li so.
Sorprendiamoci assieme!
Sappiatelo!

lunedì 25 ottobre 2010

Un ombra che si muove nell'ombra


Hmm... sono giorni che mi sto preparando mentalmente per Lucca Comics.
Tante cose da fare, tanta gente da incontrare, tante facce da salutare.
Qualcosa si sta muovendo dietro le quinte. Naturalmente ne parlerò nel momento giusto. Per adesso annuncio che sarò a Lucca tutti i giorni (da giovedì in poi). Nei prossimi giorni faccio una bella lista di quello che potrete trovare di mio in giro per gli stand ufficiali e quelli inuffuciali (autoproduzioni inedite e nuove di pacca).

Sappiatelo!

sabato 23 ottobre 2010

Foto dell'esposizione di GIUDA a Roma (Libreria Minimum Fax)







Eccovi le belle foto dell'esposizione delle tavole originali di GIUDA Volume II (Un sogno Preraffaellita). Peccato non esserci stato...

Le tavole rimarranno esposte fino al 13 Novembre.
Libreria Minimum Fax – via della Lungaretta, 90/e – Roma

Sappiatelo!

venerdì 22 ottobre 2010

La valigia magica




Ecco la mia postazione appositamente creata per l'ultimo lavoro "teatrale" che ho fatto con Chiara. Si tratta di un tavolo luminoso del 1970 in una valigia (quindi molto trasportabile). Un cavalletto, una piccola lampada, una videocamera, ecc ecc...
Di più non dico.

Dico solo che se avete l'occasione di venire a vederci, fatelo.
Sarebbe un bel gesto.

mercoledì 20 ottobre 2010

GIUDA a Roma (Libreria Minimum Fax)

Giuda. Geographical Institute of Unconventional Drawing Arts

Mostra delle tavole originali del 2° numero dedicato ai Preraffaelliti e dialogo sul tradimento delle immagini con Gianluca Costantini e Elettra Stamboulis

Libreria Minimum Fax – via della Lungaretta, 90/e – Roma

Dal 20 ottobre al 13 novembre

Inaugurazione e incontro mercoledì 20 ottobre, 21.00
Giuda (acronimo di Geographical Institute of Unconventional Drawing Arts) è una rivista che si nutre ugualmente di nostalgia, cartografia e immagini disegnate. La mappa non è il territorio: e il disegno non è il rappresentato. Come si incrociano il disegno e la rappresentazione geografica? Giuda indaga il tradimento delle immagini, l’ambiguo rapporto tra segno e percezione.


Nel secondo numero, gli ospiti inconsapevoli delle mappe visive del gruppo coordinato da Gianluca Costantini sono i preraffaelliti. I giovani inglesi insieme a Dante Gabriel Rossetti, figlio di un carbonaro italiano in esilio, crearono in epoca vittoriana un mondo osteggiato dalla critica d'arte tradizionale, fatto non solo di scelte stilistiche, che partivano da una forte consapevolezza del rapporto tra rappresentazione e simbolismo, ma anche di poesia, di letteratura e soprattutto delle vite stesse dei suoi protagonisti. Sulle biografie degli artisti, sul loro essere una geografia sentimentale che spesso ha composto destini intrecciati, si sono concentrati i disegnatori di Giuda. William Morris, che fu intenso artigiano della tappezzeria e socialista della prima ora insieme alla figlia di Marx, lo stesso Rossetti, poeta prima che pittore, dedito al laudano e alle donne, gli artisti e le artiste dell'epoca si incontrano nelle pagine della rivista preavanguardistica Giuda per parlarsi attraverso il linguaggio del fumetto.

Oltre al progetto collettivo sui preraffaelliti, è possibile leggere il secondo episodio di Piccola Gerusalemme (disegno Mennillo, testo Stamboulis) sulla storia e le storie di Salonicco, e diErnesto (Ciro Fanelli). L'ospite del numero è invece la disegnatrice serbo – canadese Nina Bunjevac con una storia dal forte impatto visivo e di impronta autobiografica sul suicidio del padre.

La rivista si può comprare in pochissimi luoghi di amici (sul sito ovviamente c’è la mappa) oppure online.

www.giudaedizioni.it

info@giudaedizioni.it

martedì 19 ottobre 2010

Ogni atterraggio non è altro che una caduta controllata (R.L.)

A questo punto potrei dire: "Il nostro viaggio inizia quì.", ma dato che questo è un resoconto di un viaggio già stato fatto, evito di dire certe scemenze e precauzionalmente preferisco sottolineare il fatto di non farle, piùttosto che farle e risultare noioso.
"Sei noioso quando fai così!"
"Bravi."

Ok, parliamo di Copenhagen. Magari di qualcosa di non troppo turistico (ecc, ecc). Dato che ho disegnato 15 pagine di un diario di viaggio (ciao ai prossimi e futuribili lettori delle mie cose), evito di parlare di argomenti e curiosità che appaiono al suo interno. Almeno ci provo.
"Le Alpi dall'alto sono alte e belle."
Ok questo c'è anche nel diario, ma ci tengo a sottolineare la bellezza di queste montagne. C'era bel tempo e dal volo Verona-Monaco si vedeva tutto in maniera chiara e lucida. Poi, come per incanto, le Alpi finiscono ed appare un enorme massa di nuvole arenate sulle sue cime. Sembrava un enorme mare che batteva sugli scogli.

Non ho più paura di volare, almeno credo. Il viaggio Bolzano-Copenhaen è stato un po tortuoso e complessivamente complesso. Macchina-Verona-Aereo-Monaco-Scalo-Aereo-Monaco-Copenhagen-Macchina-Hellerup. Ah giusto... non ho sottolineato che non alloggiavo a Copenhagen, ma a Hellerup che dista circa 20 minuti di treno urbano dal centro della capitale. Il ritorno invece era Foresteria-Camminata-Hellerup-Treno-Copenhagen-Treno-Aereoporto-Aereo-Monaco-Scalo-Aereo-Verona-Macchina-Bolzano. 9 ore.

I nostri (ero lì con la mia amica Chiara) datori di ospitalità erano, per la parte logistica, l'Istituto di Cultura Italiana (sede danese) e per la parte organizzativa la Società Dante Alighieri (lingua italiana per il mondo) in collaborazione con l'Assessorato di Cultura Italiana di Bolzano (mediante l'iniziativa "Talent Export 2010").
Noi si dormiva in foresteria e si mangiava in giro la prima cosa che capitava.
"Questo che c'entra?"
"Nulla. Abituatevici."

Non abbiamo avuto parecchio tempo per girare per la città. Purtroppo le prove per lo spettacolo ci hanno riempito le giornate e le nottate. Ok... forse le mattinate no, dato che il clima proibitiva ci trasformava in persone desiderose di dormire. Prive di voglia di alzarsi. L'aria secca ed il costante vento freddo ci faceva sentire come due criceti immersi nell'ovatta.
Aggirandosi per la città, in preda alla più sfrenata voglia di girare gli angoli per vedere quali prodigi potessero svelarci, ci siamo goduti visivamente la città.
Ammetto che gli occhi hanno goduto abbastanza.

Mattoni ovunque, tegole sopra gli onnipresenti mattoni. Infissi bianchi e totale mancanza di tende. Chiese di ogni tipo che cercano di farsi notare mediante stupendi, ed altrettanto arroganti, torri dalle forme più disparate. Orde di biciclette ovunque, poche macchine, tanta gente che cammina spedita, tutti diligentemente in fila alle code, nessuna lamentela, tanto silenzio.

Il Tivoli da fuori è bello. Dentro pacchiano. Come ogni parco giochi, delle le aspettative. La sera dello spettacolo, il venerdì sera, a circa 10 minuti prima dell'inizio ci dicono che potrebbero venire poche persone per i seguenti motivi:
- è venerdì sera e la gente ha voglia di tirarsi la sbronza settimanale
- il luogo si trova a 20 min di treno dal centro
- lo spettacolo è in lingua italiana
- la stessa sera era la notte inaugurale alla stagione culturale danese con tutti i musei aperti e perdipiù gratis
- inaugurazione del nuovo Tivoli

"Sticazzi!", abbiamo detto.

Faccio un salto.
Fatelo con me.
Nella strada principale del centro, quella pedonale, cerano dei buffi tipi, simili a punkkabbestia (più o meno), che invitavano la gente a farsi dei tatuaggi. Sventolavano i loro cartelli indicativi.
Non riuscivo a capire, quindi la mia mente fa una cosa del genere:
"Cara, vado in centro."
"Bravo amore mio. Compra un litro di latte, dato che sei lì."
"Ma certo tesoro."
"Oh, smak, maritino mio."
"Qualcos'altro?"
"Ah si..."
"Dimmi."
"Se ti fai un altro tatuaggio, ti uccido."
"Ma amooore... sai com'è difficile resistere a quei cartelli..."
"M'importa un frego! Tu non lo fai e basta!"
"Va beeene..."
I draghi che svettano sui tetti, nelle torri, nelle fontane, nel selciato, nei loghi e nelle pubblicità sono solo una coincidenza. Nessuno mi sapeva dire il perchè della loro così assidua presenza sul territorio. Fa lo stesso, mi sono detto.
Fa lo stesso anche adesso.
(segue emoticon con occhio strizzante)

I canali sono belli, ordinatissimi, l'acqua pulita, quasi limpida. Le barche avevano tutte il sedere grosso. Ah già... ora che mi sovviene... ho notato una cosa strana in Danimarca. Non ci sono persone grasse. Lo dico a Chiara che in un baleno mi guarda malissimo e mi dice che qui si sono SOLO persone grasse. Io ribadisco di no, che si sbagliava. Lo dico mentre alle mie spalle passavano 5 persone obese sedute su quelle buffe macchinine elettriche. Quelle che fanno "Zzzzzzzzzzh...".
Avevo torto.

Se ti guardi in giro capisci una cosa: in Danimarca ti sembra di stare in Danimarca. Non c'è scampo. Non hai altre sensazioni. Le persone sono decisamente strane, chiuse, fredde. Ve lo dice uno che capisce queste cose, ma fino ad un certo punto... insomma, così non è proprio simpatico. Ecco... sono arrivato alla conclusione che nonostante sia un posto moderno, ordinato, regolato, non è il posto che fa per me.
Insomma... non ci vivrei. Ecco.
"Bravo."
"Grazie."

Beh... diciamocelo.
Sono tornato.
Volentieri.


Pulverslukker!
Un mito!

Chiara mi ha detto una cosa particolare: "Tu hai un modo di raccontare allusivo.". Le rispondo che a decisamente ragione e che vorrò poi fare un post sul mio blog in codesta maniera.
Questo posto è QUEL post.

lunedì 18 ottobre 2010

Tiamottì (11+1 canzone d'amore italiana)

Torno mesto mesto dalla mia trasferta danese (nei prossimi giorni vomiterò per benino in rete gli avvenimenti accaduti nella terra delle aringhe spezziate), che mi ritrovo nella posta un grosso pacchetto. Apro e ci trovo dentro questo:
TIAMOTTI' (11+1 canzoni d'amore italiane), antologia di buona fattura (carta, estetica, grafica interna) alla quale ho partecipato con 2 libere interpretazioni di 2 canzoni d'amore che hanno significato parecchio per me (quando avevo vent'anni).

Le canzoni sono:
"Annarella" dei CCCP e "Nuotando nell'aria" dei Marlene Kunz.
La copertina è di Alessandro Barronciani.
L'antologia è curata da Andrea Provinciali (Mucchio Selvaggio) ed edito da Arcana Edizioni.


Ed infine qualche specifica dei contenuti e qualche link utile:

Lato A

01 Luigi Tenco – Isy (fumetti di Alessandro Baronciani)
02 Afterhours – Ci sono molti modi (fumetti di Francesco Ripoli)
03 Gino Paoli – Il cielo in una stanza (fumetti di Andrea Bruno)
04 CCCP Fedeli alla linea – Annarella (fumetti di Armin Barducci)
05 Rino Gaetano – Gianna (fumetti di Maurizio Ribichini & Jazzfromitaly)
06 Offlaga Disco Pax – De Fonseca (fumetti di Mabel Morri)


Lato B

07 Fabrizio De André – Se ti tagliassero a pezzeti (fumetti di Marina Girardi)
08 Diaframma – L’odore delle rose (fumetti di Alessandro Baronciani)
09 Marlene Kuntz – Nuotando nell’aria (fumetti di Armin Barducci)
10 Franco Battiato – La cura (fumetti di Mabel Morri)
11 Piero Ciampi – L’incontro (fumetti di Francesco Ripoli)
+1 Ghost Track (fumetti di Stefano Tamburini & Tanino Liberatore)


domenica 17 ottobre 2010

G.I.U.D.A. foto della mostra a Ferrara

Mostra delle tavole originali di G.I.U.D.A. Vol II dedicato ai Preraffaelliti

Galleria fotografica


In mostra presso Circolo Arci Zuni arte contemporanea via Ragno 15 Ferrara dal 1 al 17 ottobre 2010.

www.zuni.it

domenica 10 ottobre 2010

FANES a Copenhagen


Da domani sono via.
Vado in Danimarca, per la precisione a Copenhagen, a portare lo spettacolo FANES (l`anteprima l´abbiamo fatta una settimana fa a Roma) assieme a Chiara. Lo spettacolo e´stato commissionato dalla Cultura Italiana di Bolzano e dalla Società Dante Alighieri.

Staro´via per una settimana.
Baci al mondo!

Wonderland


Comunicazione di servizio:
Nel volume WONDERLAND (Quando Alice se ne ando) appare una mia storia. Il volume, di prossima pubblicazione (a Lucca) e´edito da NPE.

Tutte le info le potete trovare sul blog ufficiale cliccando QUI.

Questa invece e´una delle mie tavole.

Buona visione!

venerdì 8 ottobre 2010

FANES


Lo scorso week sono stato a Roma principalmente per partecipare alla 2° edizione di "Raccontami una storia", Festival Internazionale di Storytelling. Tutta la faccenda di Chris Ware è stato fondamentalmente un caso (e ne ho già parlato). Sono stato invitato assieme alla mia amica Chiara a partecipare e portare in scena il nostro spettacolo FANES, al quale stavamo lavorando negli ultimi tempi.

Ancora in primavera, la Provincia di Bolzano, assieme agli Istituti Dante (lingua italiana nel mondo) ci hanno interpellato per fare una lettura di un libro sulla Leggenda dei Fanes. Chiara doveva leggere ed io dipingere alle sue spalle. Il tutto a Copenhagen. Dato che Chiara la conoscevo da parecchio tempo, ma non ci si è mai incrociati lavorativamente, ho accettato l'incarico e sin da subito c'è stato feeling lavorativo. Io e Chiara siamo fatti un po male e non riusciamo a stare dentro le linee guida (soprattutto se funzionano male), e da una lettura con pittura, lo spettacolo è diventato un ibrido che potremmo chiamare più o meno così: storytelling interattivo con impianto visuale.

Abbiamo deciso di chiamare lo spettacolo semplicemente FANES (il nome del popolo che abitava in tempi più antichi le zone dell'attuale popolazione ladina). Dato che la leggenda si basa su racconti tramandati a voce, canzoni sparse per le valli e qualche scritto ritrovato, non siamo al 100% sicuri che le vicende siano andate così, quindi anche noi (soprattutto per questioni di tempi narrativi e fruibilità della storia) abbiamo rimescolato un po gli eventi trasformandolo in una versione della storia tutta nostra.

Tecnicamente lo spettacolo si struttura così: Chiara racconta tutta la storia per filo e per segno e alle sua spalle viene proiettato una sequenza di disegni prefatti e disegnati dal vivo da me. Tutti i movimenti scenici e disegnati sono coordinati. Il tutto accompagnato da interventi musicali di Roberta, brava fisarmonicista sarda. Lo spettacolo può durare da un ora all'ora e un quarto.

A Roma lo spettacolo è piaciuto parecchio ed abbiamo incassato senza vergogna lodi e complimenti. Anche chi non capiva la lingua (c'erano molti ospiti stranieri nel pubblico) si è goduto lo spettacolo visivamente.

Tra una settimana esatta lo spettacolo viene messo in scena a Copenhagen. Poi vedremo di portarlo in giro un po sul territorio.

PS: grazie ad Amal per le foto!