domenica 30 settembre 2012

RACCONTAMIUNASTORIA giorno 3 [momenti dal festival]

 Qualche momento dalla 3° giornata di festival di Storytelling RACCONTAMIUNASTORIA. In scena Michael Harvey con "Branwen" (Galles).

Qui Charly Chiarelli (Canada) con "Cu' fu" che racconta le sue memorie di famiglia di migranti italiani in Canada.

Heidie Dahlsveen (Norwegia) con "The heat oo the tongue"

Martina Pisciali durante lo Story Slam.

Il gruppo del laboratorio di Graham Langley allo Story Slam (i vincitori).

La foto del festival: Charly Chiarelli duranto il suo spettacolo (è un cavallo pazzo).

sabato 29 settembre 2012

RACCONTAMIUNASTORIA giorno 2 [le location]

Il Festival RACCONTAMIUNASTORIA ha diverse location, ma quella principale è Castel Mareccio, uno splendido castello immerso nei campi di vigne non lontano dal centro storico di Bolzano e ai Prati del Talvera (il polmone della capitale atesina).

All'interno di Castel Mareccio utilizziamo per gli spettacoli svariate antiche stanze per la maggior parte affrescate con particolari dipinti che sono stranamente in b/n. Questa qui sopra è la Sala Römer.

Altro punto di vista della Sala Römer.

Un altra sala è la Sala Hendl (dedicata alla superstar medioevale, tale Graf Hendl). Qui la si vene nel momento prima di aprirla al pubblico.

Sempre Sala Hendel durante lo spettacolo di Heidi Dahlsveen (una vera professionista dello storytelling).

Gli strumenti di Heike Fiegel prima dell'inizio del suo spettacolo.

Dettaglio della Sala Hendl.

Oggi siamo al giorno e i workshop sono già iniziati.
Di pomeriggio e soprattutto la sera, ci saranno un botto di spettacoli.

venerdì 28 settembre 2012

RACCONTAMIUNASTORIA giorno 1 [mini-report]




(quattro fotografie dall'inaugurazione)

Il festival si è avviato ed ora viaggia da solo.
All'inaugurazione la cittadinanza ha risposto abbastanza bene e ha ascoltato questa "nuova cosa" che ritorna dai tempi antichi: il raccontare storie di tradizione orale.

Io e Chiara invece siamo stati in scena con uno spettacolo che conosciamo fin troppo bene. All'inizio pensavo che fossimo penalizzati dallo schermo troppo piccolo per le proiezioni, ma poi è successa una cosa molto particolare. Sarà stato il fatto di giocare in caso, oppure per la buona accoglienza del pubblico... no so di preciso, ma non siamo mai andato in scena così bene come questa volta. Perfetta coordinazione, improvvisazione in sincrono, senza pause. Tempi eccelsi.
Sono terribilmente soddisfatto.

Ora si torna al festival che fino alla sua conclusione si terrà a Castel Mareccio.
Si dorme poco e si mangia in due secondo. Il resto è una grande corsa.

giovedì 27 settembre 2012

Festival RACCONTAMIUNASTORIA [Piazza Municipio] e "La magia delle montagne" [Antico Municipio]

Signore e Signori, stasera alle ore 18.00 in Piazza Municipio a Bolzano s'inaugurerá la quarta edizione del Festival Internazionale di Storytelling RACCONTAMIUNASTORIA. Svariati ospiti da tutto il mondo racconteranno delle storie su di un paco davanti al Municipio. 

Da domani invece le attività si sposteranno a Castel Mareccio e ai centri giovani Vintola18 e PIPPO.food.chill.stage.

Ieri io e Chiara abbiamo fatto un prequel all'Ospedale di Bolzano. 
Seguono due fotografie.



Invece sempre oggi si va di nuovo in scena.
"La magia delle montagne" di Chiara Visca e Armin Barducci
Oggi, giovedì 27 Settembre 2012
Ore 20.00, Antico Municipio
Via Portici, 30 - Bolzano

mercoledì 26 settembre 2012

La magia delle montagne [oggi live all'Ospedale di Bolzano]

Domani inizia la 4° edizione del Festival Internazionale di Storytelling RACCONTAMIUNASTORIA che per quest'anno si terrà a Bolzano (per la maggior parte presso Castel Mareccio).
Tra ieri ed oggi sono stati tenuti degli spettacoli gratuiti promozionali.

Infatti oggi tocca anche a me e sarò in scena con Chiara e il nostro spettacolo "La magia delle montagne" all'interno dell'ingresso dell'Ospedale di Bolzano. Quindi, tra le 14.00 e le 16.00, saremo visibili a tutti.

Per chi fosse interessato al festival nei prossimi giorni e non è mai stato dentro a Castel Mareccio, ecco cosa si trova sui muri:




Questo posto mi piace.


Io esco che c'è da fare tantissimo.

martedì 25 settembre 2012

Filadressa 08

Nel numero 8 della rivista annuale FILADRESSA (Edition Raetia) ci sono una ventina di tavole mie dentro. Inoltre anche la copertina è sempre opera mia.

Questo giovedì, presso la Biblioteca Friedrich Teßmann (alle ore 20.00) a Bolzano verrà ufficialmente presentata la rivista.
Purtroppo non sarò presente dato che alla stessa ora ho uno spettacolo (questo QUI) in un altra manifestazione (questa QUI).

domenica 23 settembre 2012

Autumn of Armin #026 [stagione 3]

L'estate del 2012 ha esalato il suo ultimo respiro.
Summer of Armin è giunto alla fine, ma non la Season of Armin, quindi diamo il benvenuto a Autumn of Armin, luogo per profani del noto, esploratori pigri e nati stanchi (ma morti in forma).

Iniziamo con ciò che costantemente succede nella mia mente:

KAUFKRAFT è morto sopraffatto dal precariato.

sabato 22 settembre 2012

Diario di un Viaggio in Kosovo [una vignetta colorata]

Mentre non sto lavorando sulla mia vita, ma su tutto il resto, il buon Nicola, con ritmica cadenza mi consegna man mano le tavole colorate del Diario di Viaggio in Kosovo.
Io son davvero soddisfatto.

Ad Ottobre toccherà a me e al tempo che mi resta per chiudere la pubblicazione.

venerdì 21 settembre 2012

[REBUS] Gli stessi luoghi

Le regole d'ingaggio sono:
Foto 1: chiedetevi di che città si tratta
Foto 2: continuate a chiedervi perchè non ne siete sicuri
Foto 3: ora chi lo deve sapere lo sa
Foto 4: ora lo sanno pure i sassi





giovedì 20 settembre 2012

Summer of Armin #025 [la religione senza uomini]

Problemi di messa a fuoco:
c'è cosa peggiore di un mondo in bianco e nero?
Un mondo con la luce delle 18.00.

La messa a fuoco:
se tu stai bene con la tua religione, io sono felice, ma vallo a spiegare al piromane.

La messa va a fuoco:
quel giorno padre Ginziano sembrò a tutti un po diverso. La certezza l'avemmo quando tenne la messa con il santino del Pulcino Pio in mano.

martedì 18 settembre 2012

Summer of Armin #024 [resistenza all'evidenza]

DragonBoh!
mi ricordo che è stata la 2° serie di Manga completa che sfoggiavo nella mia cameretta da giovincello. Il giorno di uscita in edicola rappresentava una lotta tra me e mia sorella per chi lo leggeva prima (di solito io, dato che lo comperavo con i miei ghelli).
Che ansia.
Aspettare numero su numero, uscita dopo uscita solo per scoprire che alla fine il più forte rimane sempre lui. Noia mortale. Però me ne stavo li, in prima linea, esaltato come non mai a desiderare l'evolversi dello scontro. Cose è rimasto di sin troppi numeri di DragonBoh? Niente, ma di per certo so che lui è il più forte di tutti.

La divisa:
non sembra esser fatta da due parti diverse, ma può unire e dividere allo stesso tempo se stessa e/o gli altri.
Il cane siluro:
detto anche cane supposta è di natura privo di colpa. Si suppone che sia stato lui, ma alla fine, anche se rimane il dubbio, gli si perdona tutto. Il suo manto è composto da simpatiche macchie di Rorschach che hanno il compito di sviare l'attenzione del padrone tramite l'interpretazione del subconscio. Le zampe sono quattro e sono cortissime. Il cane siluro rasenta la terra per sfuggire ai radar di chi lo intende accusare dell'evidenza. 
I cane siluro l'ha fatta grossa, ma non è mai stato lui.

lunedì 17 settembre 2012

Festival Raccontamiunastoria 2012

Mancano 10 giorni all'inaugurazione della 4° edizione del Festival Internazionale di Stortytelling RACCONTAMIUNASTORIA. Per 3 anni s'è tenuto a Roma (ho pure partecipato assieme a Chiara alle ultime due edizioni) e quest'anno s'è spostato a Bolzano in una location, a mio parere, molto accattivante: Castel Mareccio.

Quindi, per chi fosse interessato all'antica tradizione dei raccontastorie, è avvertito per tempo. Anzi, se interessa il programma dettagliato del festival con gli orari degli spettacoli per adulti, per bambini e o workshop (nonchè ospiti nationali, internazionali e locali), basta cliccare QUI e QUI.

Io e Chiara saremo in scena due volte:
- Giovedì 27 Sett. alle ore 20.30 al Antico Municipio con "La magia delle montagne"
- Domenica 31 Sett. alle ore 14.00 al Castel Mareccio con "Grimm3"

sabato 15 settembre 2012

Summer of Armin #023 [il Calamitardo e Justin Castoro]

Con questo anello ti sposo:
ho un rito che rispetto ogni mattina. Rito per il quale sono stato criticato dalle ex (soprattutto da quelle eco-power). Suona la sveglia, gli occhi si aprono e vengo catapultato nella realtà. Sembra ogni volta una piccola nascita. Il percorso che segue è il (indovinate) seguente: letto-computer, accenderlo e poi bagno. Evitare di guardarsi allo specchio e scappare a mettere su il caffè. Intanto il computer si è acceso e controllo le mail mentre carico tutte le mie pagine sul browser. Le mail scivolano via veloce e ho 5 secondi per decidere cose postare sul blog quest'oggi. Sono una persona organizzata e ho un centinaio di foto e disegni già pronti all'uso. Lo stesso per frasi e testi. Metodicamente mi appunto tutto, sia durante il lavoro che durante la giornata creando tantissime cazzate, ma anche tanti spunti da usare in un secondo momento. Quindi la mattina devo solo decidere cosa mettere. A metà post vendo assalito dai bisogni fisici. Pausa di circa 2 minuti (sono uno che caga veloce). Il caffè è pronto, la sigaretta anche, le consumo e torno a finire il post. Poi posto e collego a tutti i miei canali. Li controllo. Il rito finisce quando appoggio la tazza col caffè sul disordinato tavolo e macchio regolarmente degli appunti o dei disegni con dei simpaticissimi cerchi marroni.

Justin Castoro:
sono vecchio se dico che non capisco più la musica? Mi autorispondo e direi di si, ma Justin Castoro non si può vedere. Fato se mi senti, fai qualcosa per il quale poi io mi senta in dovere di regalarti perlomeno un mazzo di fiori. Grazie.

Il Calamitardo:
se uniamo una fervida mente come la mia con la dipendenza da sogno lucido allora otterremo che un personaggio accattivante come Magneto degli X-Men diventi il suo plagio, cioè il Calamitardo. La follia del sogno mi fa convincere che un personaggio/supereroe con sue grosse calamite al posto delle mani sia interessante. Il Calamitardo attira tutti i metalli anche da lontane distanze. Il suo costume è non dissimile a quelli dei cattivoni del Uomo Ragno degli anni ottanta, fatto da anelli di metallo senza giunture. Di quelli dove ti chiedi: ma sta povera stella come se lo mette sto costume? Ogni eroe ha un suo dramma, il suo è che quando va ad uno spettacolo teatrale, alle fine non può applaudire perchè i magneti sulle sue mani si oppongono.
Adoro sognare.

venerdì 14 settembre 2012

Il Paninaro

Ogni tanto, al nostro centro giovani, io e Giak incontriamo delle persone che hanno saputo che noi abbiamo dei fumetti e diamo asilo a quelli che la gente non vuole più. Queste persone si ripresentano con degli scatoloni chiusi e ce li dona. Noi li smistiamo e troviamo al 90% roba della Disney, 6% altri fumetti e 4% delle cose che non c'entrano un emerita mazza coi fumetti. A me diverte raccogliere quelle cose. In questi (quasi) 3 anni di centro giovani ho trovato dei libri sul Anticristo e cose scritte da scrittori poco raccomandabili. Svariati cataloghi, riviste orrende e... UN NUMERO DE IL PANINARO!

Come dei bambini con un rarissimo tesoro (rarissimo soltanto per loro e la loro fantasia) io e Giak ci fiondiamo sull'antica rivista alla ricerca di stupore e grasse risate. Sia uno che l'altro puntualmente arrivano. La pagina delle fotografie dei lettori è magnifica. Ci sono 5 personaggi. 3 portano i mocassini, una ha il poster di Jovanotti in mutande ed uno è un cane.

Negli anni ottanta i fumettisti avevano parecchio lavoro e nel PANINARO non poteva mancare il fumetto che parla dei paninari. "The Best e la bestia", storia con un messaggio sociale, parla di un tizio più simile ad uno skinhead che ad un paninaro che si aggira per una città facendo il bullo con tutto ciò che incontra. Poi lui, il buffo, viene discriminato ed deve di conseguenza soffrire le pene dell'inferno. Infine succede un quacosa dove della gente è in pericolo e lui li salva. Tutti sono felici e lo acclamano. D'ora in poi lui potrà essere un bullo sopportato dalla società. Fine.

Non mi pare vero che negli anni ottanta si parlava un italiano diverso da quello parlato oggi. "Vaffanturbo", "Zattone imbrunato" e "Reagire è poco igienico" non è un linguaggio che riconosco. Eppure ai tempi avevo l'età giusta per leggere codesta rivista. Mi ricordo che in edicola potevi comperare le toppe per griffare i tuoi vestiti e fingere di essere un paninaro vero.

Nella classifica della musica scopriamo con orrore che dagli anni ottanta ad ora nulla è cambiato se non il fegato di Vasco Rossi.

Infine questa dicitura sull'ultima pagine de IL PANINARO è davvero una chicca. Credo che chi s'inventava i titoli degli articoli, successivamente è entrato nell'industria cinematografica dei traduttori e abbia avuto il compito di storpiare ogni titolo film americano che avesse a tiro in un errata frase in italiano.

Per oggi è tutto. Altre cose sono apparse da questi scatoloni. Magari prossimamente due o tre di queste le recensisco qui.