Tre anni fa sono entrato per la mia prima volta in carcere. Tre anni fa ho iniziato uno dei percorsi d'insegnamento più interessanti della mia vita. tre anni fa non avrei mai pensato di entrare ed uscire per circa 200 volte dalla Casa Circondariale di Bolzano. Ci ho insegnato pittura, disegno, fumetto ed editoria elettronica. Ho visto la gente più disparata, sentito le storie più assurde, capito (in parte) che cos'è un carcere. Ora so di per certo che la realtà supera di gran lunga la finzione, che qui, in carcere, le storie non sono mai romanzate, non sono mai adattate per sembrare qualcosa di più, ma sempre qualcosa di meno. Qui le storie non hanno bisogno di effetti speciali.
Nel frattempo ho contribuito con una mia illustrazione a "Comincia Adesso", una raccolta di racconti sulle fughe ed evasioni dal quotidiano a cura di Simone Scaffidi ed edito da Eris Edizioni (gli stessi del mio Misantromorfina). Parte del ricavato del libro va a sostegno della Biblioteca Popolare Rebeldies che porta libri ai detenuti. Io che ho parlato con parecchi detenuti so dell'importanza di un libro all'interno del carcere. So che cosa vuol dire la percezione del tempo all'interno di quattro mura. No... non lo so. Lo posso solo intuire.
Quindi, per me è stato un privilegio dare nel mio piccolo un contributo con un'illustrazione (quella dell'ultimo racconto) a "Comincia Adesso". Il libro verrà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino (12-16 Maggio).
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