mercoledì 5 gennaio 2011

Sauerkraut (per adesso chiamiamolo così)

Siori e Siore, ecco a voi la cronaca di un idea che nasce bene e che termina in un progetto che probabilmente non vedrà mai la luce.
E' da un po che ho in testa di fare un libro per bambini, quindi mi capita spesso di disegnare personaggini carini/buffi/semplificati durante le riunioni. Colori semplici, espressioni innocenti, braghe di topolino... insomma, comincio a farli muovere un minimo e questi primi tre bruchi (pseudo-bruchi) non mi convincono più di tanto.

Io sono un testone, quindi non demordo e continuo si questa linea e persevero con i bruchi (che non hanno ancora una vera e propria definizione). Riesco comunque a fare poco e a non trovare un background decente. Un giorno li faccio vedere alla mia Mutter (la mamma) che in zerodue me li paragona a dei Würstel. Mi si illuminano gli occhi e decido di cambiare tutto.

I Würstel hanno preso il posto dei bruchi. I pantaloncini di Topolino sono stati sostituiti con i Lederhosen (pantaloni corti di cuoio tipici dell'area Tirolese e non). Il Backgroung si crea in automatico, data la moltitudine di tipi di Würstel che esistono sul territorio Atesino. In più comincio a farcire (hi hi...) il tutto con elementi gastronomici tipici. Così nascono il Cattivo Knödel, la Hasuwurst, la Blutwurst, ecc, ecc...
Ora il tutto si chiama Würstel's.

Uff... ma Würstel's non mi piace. Suona banalissimo. Come li posso chiamare? Uff, uff, zero idee, quindi mi concentro su altro. Comincio a definire meglio i personaggi e a fare delle prove d'estetica. Purtroppo non ho tantissimo tempo, quindi non posso approfondire come vorrei. Però qualche passo in avanti l'ho fatto: Blutwurst è un rapper e Hauswurst ha i baffi.
Poca roba...

Pervaso dalla pigrizia creativa mi dedico ai movimenti dell'ipotetico personaggio principale, i comunissimo Würstel standard. Ride, corre, fa le facce strane... solo ora comincio a percepire che mi sono allontanato dall'idea originaria, cioè, quella di fare un libro per bambini. Non traspirano la dovuta innocenza. I personaggi e la loro collocazione è troppo specifica e complessa. Nonostante siano presenti le "cose già viste", mancano gli stereotipi.


Il progetto rimasto senza nome, ora ha un nome provvisorio, giusto per scrivere qualcosa nella cartelletta nell'archivio telematico: Sauerkraut (i Krauti acidi).
Il motivo?
Nessuno.
Ora sono fermo da un po e non sto sviluppando nulla. Chissà come andrà a finire questa storia. Vedrà la luce o finirà nella cartella delle idee dimenticate (denominata Alzheimer)?

3 commenti:

Andrea Dotta ha detto...

Beh per tornare sul tema bambini può diventare una battaglia gastronomica...
A tutti i bambini piacciono i wurstel se gli dai come arcinemico della verdura come spinaci o broccoli (lo stereotipo è che i bambini odiano le verdure)
Buttata li magari può esserti utile ;)

Anonimo ha detto...

A me sembra un inizio promettente che potrebbe davvero dare alla luce qualcosa di divertente (scusa la rima).

Per il nome io metterei viurstel: dal bisticcio romanesco-atesino possono nascere molte gag e/o altro.
Gran bel blog

un saluto
Filippo

diariodeformato ha detto...

Grasssie dei consigli. e il tutto va avanti vi tengo informati su questo canale. ;-)