PREAMBOLO:mi piace paragonare il mestiere del fumettista come autore completo a quello di
Dio. Ok, forse è un po un paragone azzardato, ma ci sono similitudini sul fatto di creare mondi. Un autore s'immagina personaggi che vivono un tempo determinato sulla carta (
o su una piattaforma alternativa). Questi personaggi, queste persone fittizzie hanno una vita propria, un carattere tutto loro (
che spesso è una sfaccettatura del carattere dell'autore stesso), si muovono in un ambiente creato appositamente per loro e vivono un frangente di vita che valga la pena di essere raccontato.
Personalmente trovo tutto questo fin troppo restrittivo. Provo un po di pena verso questi personaggi che hanno un tempo limitato di vita. C'è molto di più. Insomma, dovrebbe essere giusto raccontare anche le parti più banali della vita di una persona (
personaggio). Quindi vorrei raccontare anche ciò che accade
"prima" e
"dopo" ai miei personaggi. Lo farò qui su questo blog ed inizierò con i protagonisti di Misantromorfina. Diciamo che finchè non uscirà ufficialmente il volume non svelerò ciò che accade
"dopo", ma soltanto ciò che accade
"prima".
TAM:da piccolina, più o meno a 6 anni,
Tam ha trovato una tartaruga nel giardino di casa. Abitava ancora in una casa con giardino. Non era ancora costretta ad elevarsi al 4° piano di un condominio per poter avere un tetto sopra la testa. Un tetto? Diciamo più che altro un altro appartamento. Ha sempre trovato inquietante che delle persone vivano la loro quotidianità sopra di lei. A tre metri di distanza, delle altre esistenze interagiscono tra di loro senza curarsi di chi si trova al di sotto.
Tam storce il naso ogni volta che questo pensiero le sfiora la mente. Come quando aveva un giardino tutto suo,
Tam preferisce stare all'aperto, camminare per il
Quartiere, cercare un angolo tutto suo, dove forse potrebbe trovare oggetti perduti. Tra il cemento cittadino,
Tam sta cercando il suo rifugio e la sua tartaruga.
Armin.