martedì 20 settembre 2011

Kossovo per tutti - Parte 1





La sensazione ricorrente della mia esperienza kossovara era quello di scordarmi di essere in Kossovo. Mi sono reso conto che io del Kossovo non sapevo un bel nulla. Sapevo di una guerra un po di tempo fa, poi presumevo che fosse finita, dato che gli orrendi canali d'informazione italiani non ne parlavano più. Armin l'ignorante.
Accettai di partecipare a questo viaggio-studio per esorcizzare la mia indole di non-viaggiatore. Accettai senza pensarci e ho fatto decisamente bene. Ora mi sento bene. Ora vorrei continuare l'esplorazione balcana. Ora sono un po triste d'essere tornato.
Complice di questa sensazione è stato anche il gruppo. Ho trovato dei compagni di viaggio veramente belli. Aperti e critici, affiatati ed anche indipendenti. Insomma, il viaggio è stato meraviglioso, energizzante e decisamente stancante.

In questi giorni devo sistemare un sacco di cose lavorative e prepararmi per la mia prossima avventura romana (eh si, torno a fare dello Storytelling visivo con Chiara). Oggi il post si ferma qui con l'ultima immagine che raffigura un classico menù del kossovo scritto in italiano creativo (cambiava di ristorante in ristorante).

Nessun commento: