(Uno sguardo allucinato su Anser)
Premessa:
Venerdì sera scorso s'è svolta
LA FESTA. La festa che aspetti per 365 giorni, la festa che sai benissimo che non ne uscirai vivo. La festa dell'annullamento dei sensi. La festa che sai che ti divertirai sicuramente e che sai che il giorno dopo tu ed i tuoi amici assomiglierete a dei simpatici nonmorti.
Travestito da zombie, il giorno dopo sono, partito per Torino Comics.
(Banchetto dei fogliettini)
Torino Comics:
non sono mai stato a Torino, quindi i miei sensi (
nonostante uguali a quelli di uno zombie con i postumi) erano ricettivi come quelli di un bambino che per la prima volta vede dal vero un aereo volare. Torino è una strana città. Ci sono semafori ovunque. Tanti quasi da farti venire un attacco di semaforofobia.
Torino Comics si è svolto al
Lingotto. Nell'insieme, come fiera, non male... simpatica, quasi intima, ma anche per persone defilate amanti delle pratiche ninja.
(Tavole di Anser esposte)
Considerazioni e saluti:
-Ho finalmente visto
Anser pubblicato e la mia ansia si è placata per un pochino
-Ho vista una barbona bucarsi per strada (
credo fosse diabete)
-Ho fatto uno showcase con 6 partecipanti (
sigh)
-Ho visto ballare il PARAPARA
-Ho capito che il Cosplay è la definitiva conferma all'affermazione che Dio è morto tanto tempo fa
-Ho visto lo zoccolo duro dei BonelliFan (
ora ne so riconoscere ben 6 distinti individui)
-Ho guidato come un torinaese e nessuno s'è fatto male (miracolo!)
-Ho concosciuto
Giorgio Bellasio, disegnatore di
Atrox, un ragazzo con un bel sorriso che mi ha trasmesso una bella positività
-Ho cercato assieme al
Sior. G. miniimperfezioni millimetriche visive di
Anser
-Ho fatto le mie scuse a
Manuel De Carli per non essere andato alla sua presentazione a Trento qualche settimana addietro
-Ho decriptato il linguaggio della
Chiara
-Ho goduto nel sentire la "delpieresca" voce di
Andrea Riccadonna, un vero uomo dell'ottocento catapultato nel secolo sbagliato
-Ho salutato
Delvecchio, ma lui non mi caga mai (
ormai è cosa normale)
-Ho un debito con il buon
Kappa, grazie di esserci stato, senza di te, io a Torino non ci sarei mai arrivato indenne
-Ho una voglia enorme di rivedere
Alice (
destino ingrato!)
Armin.